In che modo riuscite a seguire la Lazio tra fuso orario e modi di vedere le partite?

La Lazio, come il calcio italiano, si segue con un pò di difficoltà visto il fuso orario. Quando si riesce con connessione internet, a volte anche improbabili e non autorizzate, oppure connessione satellitari. Altre volte ci si raduna con gruppi numerosi di tifosi-turisti in sale di grandi Hotel di lusso e ci si gode un pò di calcio e di lazialità.

Sei profondamente tifoso. La tua infanzia da laziale come è stata?

Quando ero piccolo era davvero dura tifare Lazio, erano gli anni 80, anni di sofferenza e per un bambino tifare i biancocelesti non erano facile ne scontato, grazie a mio padre e a mio zio sono cresciuto laziale. Tra l'altro il mio nome nasce proprio dall'amore viscerale per i colori laziali. Mi chiamo Giordano e mio padre scelse questo nome per l'ammirazione che aveva per lui oltre che per la passione per la Lazio. Mio padre grandissimo laziale, fu anche collaboratore esterno quando la Lazio era allenata da Giuseppe Materazzi, erano molto amici, oltre che con lui anche con Roberto Ferola, scomparso da poco storico preparatore atletico che lavorò anche con Zeman. Da piccolo vivevo da vicino il mondo Lazio vedendo papà con Materazzi, con Ferola e in compagnia dei calciatori di quel tempo. Passavo i pomeriggi al campo di allenamento di Tor di Quinto a guardare le sedute. I miei momenti più intensi da tifoso furono quelli degli anni di Cragnotti, non mancavo mai allo stadio e nelle trasferte.

So della conoscenza di Veron del tuo Lazio Club JSV e dell'amicizia nata. Come sono andate le cose nel dettaglio?

La mia conoscenza con Veron si è sviluppata in maniera molto particolare. Partiamo dal fatto che sono stato sempre un suo grande ammiratore, anche prima dei tempi della Lazio. Per me era un marziano in campo: stile, eleganza, tecnica, intelligenza calcistica totale. Titolargli un club è stata una cosa molto semplice e spontanea. Il club ha preso piede e ci siamo fatti conoscere un pò anche online ed è successo qualcosa di incredibile e bellissimo per me. Ovvero sono stato contattato personalmente da Juan Sebastian Veron, lo ha fatto per ringraziarmi ed è nata spontaneamente una certa amicizia. Tra l'altro, come è noto anche dal suo tatuaggio di Che Guevara, lui ama particolarmente Cuba, abbiamo parlato anche di questo oltre che di Lazio. Prossimamente ci verrà a trovare all'Havana, non so di preciso quando poichè sua moglie è attualmente in dolce attesa ma verrà sicuramente in futuro e noi lo aspettiamo a braccia aperte.

Un'analisi sull'attuale Lazio?

La Lazio attuale non ha giocatori fenomenali, non è una Lazio dei sogni diciamo così, con dei fuoriclasse come ad esempio un numero 10 stellare oppure un bel centravanti di sfondamento come poteva essere un Giorgio Chinaglia o un Bobo Vieri. E' però una bella Lazio operaia, un'autentica squadra di gruppo e forza. I risultati che sta ottenendo sono incredibili. Mi piace la forza atletica e lo spirito del gruppo.

Una domanda che tutti si fanno. Dove può arrivare questa Lazio di Baroni?

Potrebbe offrirci sorprese, arrivare a livelli insperati sulla carta. Credo che tutto dipenderà anche dallo stato fisico nel tempo, dalla benzina che avranno gli uomini in campo. Vedo una preparazione atletica che è stata fatta bene ma temo che questa condizione non potrà durare a lungo onestamente. Prevedo che in primavera la Lazio si inizierà a sgonfiare, spero fortemente non accada ma se devo essere realista e onesto credo che andremo incontro ad un grande calo. Quest'anno dobbiamo prenderlo con un punto di partenza, se dovessero arrivare altri innesti si può costruire qualcosa di importante. Risultati finali? Un piazzamento in Champions League e una semifinale di Europa League.

Un pensiero su Lotito. Spesso contestato ma che quest'anno sembra riprendersi al momento una piccola rivincita tra scelta dell'allenatore e calciomercato.

Sul discorso Lotito ci sarebbe da scrivere un libro. Credo che sia arrivato alla presidenza per una questione politica, economica e poco legata al tifo. Sulla scelta di Baroni penso che gran parte del merito vada al direttore sportivo Fabiani e vi è stata anche una buona dose di fortuna nel trovarsi questa particolare alchimia coronata da una splendida condizione atletica e forza fisica. Credo che Lotito può riuscire a vincere qualcosa di grande con la Lazio se riesce a costruire il nuovo stadio altrimenti la vedo dura rispetto ai successi ottenuti in passato, anche europei. In caso di realizzazione dello stadio si alzerebbe l'asticella grazie a nuovi e importanti ricavi, cosa che coinciderebbe poi con una campagna acquisti fatti di giocatori veramente importanti.

Ti aspetti qualcosa dal calciomercato di gennaio?

Penso che Lotito si renderà conto fortemente che manca un centrocampista. Castrovilli purtroppo non è più presentabile e temo che difficilmente tornerà ad essere un giocatore davvero affidabile. Il nome di Folorunsho, che gira da molto, potrebbe fare il caso nostro poi se vogliamo proprio sognare, sarebbe stupendo un ritorno romantico di Sergej Milinkovic Savic. Se dovesse tornare lui sarebbe un salto di qualità importantissimo.

Come mai non assistiamo all'esplosione di un calciatore cubano in Europa? Negli altri sport hanno successo e i loro fisici sono eccelsi atleticamente.

Viaggio a Cuba da quando ho 20 anni, ora ne ho 44 e da sempre ho notato la grande passione per il baseball, continuamente in ogni angolo si respira questo sport, anche i bambini crescono con campetti da baseball improvvisati per strada. Sto vedendo però che il calcio sta prendendo il sopravvento, sta crescendo molto per le strade e tra i ragazzini. Sono nate anche molte scuole calcio con ottimi insegnanti. Come detto prima poi qui sono seguite molto Barcellona e Real Madrid con i loro due simboli con cui i bambini sono cresciuti, ovvero Cr7 e Messi. Questo ha portato ad un forte avvicinamento da parte della gente del posto. Lo sport e la salute fisica è stato sempre un valore qui a Cuba, riportato dalla rivoluzione cubana e sia uomini che donne qui hanno fisici atletici e scolpiti. Qui infatti è cultura che a tutte le età, dai più grandi ai più piccoli, dopo il lavoro o la scuola c'è del tempo dedicato allo sport, di ogni tipo. Anche le persone anziane si riuniscono a fanno esercizi in parchi, è un punto cardine della cultura cubana lo stato psico fisico dell'essere umano. Purtroppo importanti motivi politici hanno bloccato lo sviluppo sportivo e atletico della nazione cubana, il famoso Embargo o Bloqueo imposto dagli Stati Uniti d'America ha limitato fortemente la nascita e crescita generale e anche quella in termini sportivi al di fuori di Cuba. Qui a Cuba ci sono davvero atleti e calciatori bravi, che potrebbero tranquillamente giocare in Europa ma purtroppo si cade ancora nel problema politico. C'è una forma di osteggiamento, sopratutto nel mondo del calcio guidato spesso dal Dio denaro. Nella pallavolo ad esempio il discorso è diverso, grandi campionesse sono cubane anche nella nazionale italiana le abbiamo viste nel tempo. Un altro dettaglio credo sia a livello mentale. L'uomo latino, cubano, dei tropici, non è abituato ai ritmi di allenamento occidentali e la filosofia degli atleti qui è quella di raggiungere il massimo con il minimo ed è una filosofia inadatta per un calciatore che deve davvero sfondare ad alti livelli di calcio.

La pagina Instagram del Lazio Club Juan Sebastian Veron

Ufficiale, la Serie A avrà una nuova sessione di mercato
Ledesma: "La chiave di Baroni è il lavoro, all'inizio ha pagato l'esser arrivato dopo Sarri. La scelta su Cataldi..."