Signori: "Con il Bologna sbagliato l'atteggiamento. Sono convinto che la Lazio ha tutte le qualità per fare quello che chiede Sarri"
Nella giornata di ieri si è giocata Bologna-Lazio, ultima gara prima della sosta per gli impegni delle Nazionali. Quando si parla di Bologna e Lazio, non può non venire in mente Giuseppe Signori, bomber che ha vestito entrambe le maglie. Questa mattina, ai microfoni di Radio Incontro Olympia, è intervenuto proprio Beppe Gol, per analizzare la sconfitta per 3-0 della squadra di Sarri contro i rossoblù, ma anche per parlare del lavoro di mister Sarri e non solo. All'inizio si è parlato del suo nuovo progetto in fase di costruzione: "Stiamo girando il mio docu-film, uscirà l'anno prossimo. Sono iniziate le riprese, dove cerchiamo di raccontare la mia vita e soprattutto i miei ultimi dieci anni. Non è la classica storia del giocatore, c'è un pezzo di giustizia ordinaria da raccontare. Si è creata una cosa davvero interessante".
Poi si è passati ovviamente alla gara tra Bologna e Lazio di ieri, dove i biancocelesti, dopo la vittoria nel derby e quella in Europa League, hanno fatto un passo indietro: "Ci vuole equilibrio. Il lavoro di Sarri si vedrà a lungo. Ovvio che la vittoria nel derby ha riportato entusiasmo in tutti, ho visto una squadra fisicamente messa bene, anche in Coppa. Ieri invece è stato l'atteggiamento sbagliato, sembrava una squadra che faceva fisicamente fatica rispetto al Bologna. C'è stata grande differenza sull'aspetto fisico, collegato anche a quello mentale. Solitamente due vittorie ti danno forza per proseguire il cammino, soprattutto vincere il derby ti da una carica incredibile. Evidentemente non è stato così, la Lazio è stata in difficoltà di atteggiamento che è diventato fisico. Il Bologna veniva da una bruttissima sconfitta con l'Empoli e c'è stata una reazione contraria rispetto alla Lazio. Si è vista proprio la differenza di aggressività, con le seconde palle che erano sempre del Bologna.
Negli anni la Lazio è arrivata al secondo posto, ha vinto uno Scudetto, e non solo. Anche il discorso della mentalità lascia un po' il tempo che trova. Capita alle squadre che fanno dei cambiamenti, quest'anno è successo alla Lazio perché ha cambiato allenatore, ma è una questione di abitudine. Questa discontinuità di rendimento sui risultati tutti l'hanno avuta, non dipende solo dalla Lazio.
La Lazio squadra per poter fare il 4-3-3 di Sarri? Le qualità dei giocatori ci sono per poterlo fare. Magari qualche giocatore non è abituato a fare un certo ruolo, tipo Milinkovic abituato a stare più avanzato rispetto al classico centrocampista. Sarri quando ha firmato penso sapeva i giocatori che aveva a disposizione, quindi era consapevole e convinto che il suo gioco si poteva fare.
Tornare a cambiare per poi ottenere risultati dopo non dovresti più cambiare. Il cambiamento per me non è mai, soprattutto per un allenatore convinto di portare avanti delle idee, fattibile. I risultati comunque ci sono stati, sono altalenanti ma ci vuole tempo, questo penso lo sapessero tutti, dalla società ai giocatori. Sono convinto che con il tempo si migliorerà. Per me non deve esserci paura, ma convinzione sulle cose che chiede l'allenatore. Io sono convinto che la Lazio ha tutte le qualità per fare quello che chiede Sarri.
Cinque giocatori offensivi se li può permettere? Se c'è equilibrio e convinzione di poterlo fare da parte di tutti si. Le qualità tecniche e fisiche per mantenere tutti e cinque in campo ci sono. Ieri quello più brillante rispetto agli altri è stato Felipe Anderson. Quando sei al di sotto delle qualità normali, è ovvio che fai fatica".
Infine è tornato, come sempre, a ringraziare i tifosi della Lazio per l'affetto dimostratogli: "Volevo ringraziare ancora una volta i tifosi biancocelesti, visto che giovedì in Coppa è partito un coro per me, volevo ricambiare l'affetto. Questi attestati rimangono indelebili, sentire di nuovo il coro non fa piacere, di più", e per chiudere, ha fatto un bilancio dopo sette giornate sulla Serie A in generale: "Sicuramente il Napoli è una sorpresa, non me lo sarei mai aspettato a punteggio pieno. Sorpreso in modo positivo. Poi dietro ci sono Milan e Inter. Queste due settimane di riposo serviranno per gli allenatori come Sarri che partono con un nuovo progetto, per lavorare meglio e ripartire alla grande con il campionato. Lazio-Inter alla ripresa sarà una prova fondamentale".