Briga: "Portavo il caschetto come Beppe Signori. L'inno della Lazio solo al momento giusto"
Mattia Bellegrandi, conosciuto con il nome d'arte Briga, è un rapper romano che ha guadagnato popolarità grazie alla sua partecipazione al talent show "Amici di Maria De Filippi" nel 2015. Tuttavia, Briga è noto non solo per la sua musica, ma anche per essere un appassionato tifoso della Lazio. Si distingue per il suo fervore e la sua dedizione alla squadra del cuore, tanto da essere un frequentatore assiduo della Curva Nord all'Olimpico, dove sostiene vigorosamente la sua squadra durante le partite. Recentemente ha rilasciato un'intervista alla redazione di chiamarsibomber dove parla della sua grande passione:
Come nasce la tua passione per la Lazio:
Sin da bambino sono stato educato allo sport, in particolare al calcio. Ho iniziato prestissimo ad andare allo stadio con mio nonno e mio padre. Sono classe ‘89 e la mia prima partita la vidi nel ‘93, Lazio-Ancona 5-0. Ero un bambino biondo con una specie di caschetto, come Beppe Signori…
Sulla richiesta di molti tifosi di scrivere l'inno della Lazio:
L’inno per la Lazio non è una canzone qualsiasi. Dev’essere qualcosa di iconico. Quando avrò trovato le parole e la melodia giuste, allora lo pubblicherò. Tra l’altro abbiamo già tante canzoni e alcune sono bellissime.
Sul legame tra calcio e musica:
Sono entrambe delle attività che ti fanno uscire dai problemi della vita quotidiana. Hanno questo straordinario potere di fungere da valvola di sfogo, di alleviare le sofferenze, di farti evadere. C’è chi è riuscito a farle coestistere, mi viene in mente Ronaldinho con quel gol pazzesco contro il Chelsea o Maradona nel suo famoso riscaldamento con “Life is Life” in sottofondo… ma anche Roberto Baggio: il suo calcio era danza e poesia.
Vincere Sanremo o scudetto della Lazio:
La mia storia è molto simile a quella della Lazio. Ci sono momenti in cui tutti sembrano accorgersi di noi ma per lunghi tratti della nostra vita siamo noi che bastiamo a noi stessi. Nel mio caso la mia famiglia, nel caso della Lazio, i suoi tifosi. La Lazio è nata il 9 Gennaio ed io il 10. Mi piace pensare che se vincessi Sanremo, la Lazio vincerebbe lo scudetto nello stesso anno.
Riguardo l'amicizia con alcuni calciatori Laziali e il clima che si respira in spogliatoio:
L’amicizia è un valore assoluto a cui do un’importanza fondamentale nella mia vita. Non posso dire che siano amici, ma di sicuro qualcuno lo conosco. Che aria tiri all’interno non lo so e, anche se lo sapessi, le cose dello spogliatoio devo rimanere lì dentro. A Riad ho visto una squadra senza mordente, carente nell’atteggiamento, ma poi guardi la gara col Bayern e allora ti cambia la proiezione. Quest’anno è un anno altalenante, ma pur sempre ricco di grandi emozioni. Ho vissuto dal vivo il gol di testa di Provedel contro l’Atletico, il gol di Pedro nel settore ospiti a Glasgow… indimenticabile.