Al termine del 2-2 casalingo della Lazio contro lo Sturm Graz, ai microfoni di Sky Sport, è intervenuto Patric, difensore biancoceleste. In apertura, lo spagnolo si è espresso subito sull'espulsione di Lazzari:

"Ogni partita è diversa. Lazzari non lo ha fatto intenzionalmente, non vedo il rosso. Su Zaccagni ci sono stati 4/5 falli da giallo. Secondo me si poteva evitare il rosso, in una partita così importante. Queste decisioni vanno vista bene, l'arbitro ha sbagliato come sbagliamo tutti. Guardiamo avanti.

Alla fine ci siamo abbassati troppo, era difficile con la loro qualità sulla trequarti, hanno buoni calciatori in grado di calciare da fuori area. Il secondo tempo è stato diverso dal primo, dove abbiamo fatto una buonissima gara tenendo il palleggio. Per me è meglio tenere la difesa alta, sennò può succedere quello che è capitato oggi.

Il lavoro del mister è importante, soprattutto a livello mentale. Siamo più squadra, anche a livello mentale. In altre partite avremmo preso il terzo gol. Abbiamo avuto una grande crescita, ma possiamo fare ancora tanto".

Patric è intervenuto anche ai microfoni di Lazio Style Radio, per analizzare la sfida da pochi minuti terminata:

"Abbiamo concesso troppi tiri da fuori ma era normale perché avevamo un centrocampista in meno. Peccato, perché dopo il gol di Pedro eravamo vicini alla vittoria. Dobbiamo però andare avanti perché anche soffrendo a causa dell'uomo in meno abbiamo fatto bene.

Siamo tutti a pari punti nel girone, saranno fondamentali le ultime due gare, la qualificazione per noi è importante. La squadra finora è sempre riuscita a ricaricarsi mentalmente e fisicamente giocando ogni tre giorni, stiamo crescendo dal punto di vista mentale.

Il mister sta lavorando su questo perché le qualità le abbiamo. Ora lavoriamo in vista dell'Udinese, visto che sabato sarà già vigilia: affronteremo una squadra che sta bene ed è riposata, servirà il massimo per vincere".

Infine, il difensore biancoceleste è intervenuto anche in zona mista. Queste le sue parole ai giornalisti presenti: "Dopo poche ore dal match di campionato c'è l'impegno in Europa. Ci sono ritmi diversi, ma sappiamo il livello della Serie A. Tutte le squadre sono forti e difficili da affrontare.

La qualità è sempre la stessa, la crescita è arrivata a livello di mentalità. Si deve lavorare su questo punto di vista, tante squadre hanno qualità, ma non hanno gruppo e mentalità di ricaricare subito la partita successiva: fanno una grande partita e subito in quella dopo non si capisce come cambia in così poco tempo tra una e l'altra.  Il mister ci chiede tanto su questo, stare sul pezzo subito nella partita successiva.

Sarri? Dal primo giorno che sono stato in contatto con lui, ho sentito la sua fiducia, si vedeva che credeva in me. Io venivo da un momento difficile a livello mentale. Ho cercato sempre di ripagare la sua fiducia. Mi sono trovato subito molto bene nel suo modo di giocare.

Sono tanti anni che sto alla Lazio, sono un laziale in più. Quest'anno avevo delle situazioni per andare via, ma ho voluto sempre rimanere qui e cercare il modo di rimanere. Sto bene a Roma con la gente laziale. I fischi? Ci stanno. Noi lavoriamo, siamo costretti a volte alla critica, ci sta. Quando fai bene è giusto che arrivino gli applausi, quando fai male sono giusti i fischi".

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