Lazio, Giordano: “Neppure io credevo che la Lazio sarebbe arrivata fino a questo punto, sta andando talmente bene che…”
L’intervista dell’ex calciatore della Lazio Bruno Giordano a La Gazzetta dello Sport
Sulla Lazio di quest’anno
Pensavo che questo gruppo potesse far bene perché le potenzialità c’erano. Però, in effetti, neppure io credevo la Lazio potesse arrivare fino a questo punto. Mi piace che la Lazio non faccia mai i calcoli. Gioca spensierata, cerca sempre di attaccare. Infatti, se vediamo i risultati, la Lazio non pareggia quasi mai, o vince o perde. Piace ai tifosi proprio per questa spregiudicatezza.
Gli obiettivi a cui la Lazio può guardare
La squadra di Baroni sta facendo benissimo, con il successo sul Napoli ha anche compiuto l’ultimo step che le mancava, battere una grande. Però, realisticamente, penso che l’obiettivo massimo possibile sia quello di andare in Champions, specie se Juventus e Milan continueranno ad essere discontinue. Per la Lazio sarebbe straordinario, considerando da dove era partita.
Lo scetticismo generale sul nuovo allenatore e gli acquisti
Di solito, in questi casi, si dice che servono 2-3 anni per realizzare il progetto. Questi discorsi non mi hanno mai convinto. Se sei bravo possono passare anche pochi mesi. Baroni sta dimostrando che è proprio così. Come del resto, Palladino a Firenze e Conte a Napoli.
Su Baroni e il più grande merito del mister
Aver saputo coinvolgere ciascun elemento. È stato bravissimo a far sentire tutti titolari si vede che i giocatori lo seguono.
I miglioramenti a cui può puntare la Lazio
La Lazio sta andando talmente bene che credo non sia giusto chiederle pure di migliorare. La scommessa da vincere, semmai, è quella di restare su questi livelli fino alla fine della stagione, senza farsi prendere dalla troppa euforia per i risultati ottenuti finora. Non penso esista un rischio del genere perché i giocatori della Lazio hanno tutti fame, voglia di arrivare e non credo possano sedersi. Baroni e i suoi uomini stanno dimostrando di avere tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo.
Sui singoli
Mi ha colpito Tavares, che si trattasse di un giocatore forte lo sapevano tutti, ma la continuità non l’ha mai avuta, anche per via dei problemi fisici. Alla Lazio la sta trovando. Per il resto, un po’ tutti mi colpiscono, a cominciare da Guendouzi e Rovella, ma anche Zaccagni e Romagnoli, tanto per citare i nomi più gettonati.
Sugli attaccanti
Castellanos, Dia e Noslin stanno facendo molto bene, certo nessuno di loro è un cannoniere alla Immobile, capace di segnare 30 e più goal a stagione. Ma magari tutti assieme toccheranno e supereranno quella soglia.