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Una laurea in ingegneria aerospaziale, conseguita presso l’Università di Roma La Sapienza, e una carriera di arbitro che va avanti dal 2009. Mario Perri non ha rinunciato a nulla, facendo il massimo in ogni settore della vita nel quale ha deciso di mettersi alla prova. Mario Perri della sezione di Roma è a tutti gli effetti a disposizione del designatore Gianluca Rocchi per dirigere le partite di Serie A e Serie B. Perri è particolarmente apprezzato dai vertici dell’Aia ricevendo il Premio Orlandini 2023 nella Sala della Protomoteca del Campidoglio. L'arbitro Perri, della sezione di Roma 1, ha rilasciato un'intervista al quotidiano Il Messaggero: di seguito le sue parole.

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La carriera di Mario Perri

“La mia carriera è cominciata a Roma, a 17 anni, sui campi provinciali. Ho fatto due anni a livello sezionale e provinciale, quattro anni regionale e nazionale, tre di Serie D, quattro di Serie C fino a giugno e poi ecco che mi sono ritrovato in Can. I campi di Roma mi hanno formato, sono stati un'ottima scuola. Mi ispiro molto a Daniele Doveri che, oltre ad essere il presidente della nostra sezione, è un punto di riferimento tecnico. Per noi emergenti di Roma fa un lavoro immenso."

Lazio vs Roma

“Roma e Lazio sono come le altre 18 squadre di Serie A. Una squadra ha la maglia gialla e rossa e l'altra bianca e celeste, per me non cambia nulla. Sono un arbitro decisionista ma non autoritario. In questo campionato è concessa più importanza al capitano che avrà la possibilità di parlare, con i giusti modi, con l'arbitro per chiedere spiegazione; è anche nella mia indole farlo ed avere un dialogo. La fascia però non autorizza a presentarsi con i modi sbagliati."

Sui social Gianpaolo Calvarese

 

 

 

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