Come riportato da AvellinoToday nella serata di ieri, Walter Taccone, Massimiliano Taccone e Francesca Di Marzo Capozzi, del laboratorio di Avellino, accusati di reati quali falso, epidemia colposa e truffa in appalti pubblici per il caso dei tamponi della Lazio del 2020, sono stati prosciolti da ogni capo di accusa poiché “il fatto non sussiste”. Dunque, è stato nuovamente accertato che la Lazio era innocente. Impossibile dimenticare i diversi titoli di giornale che accusavano la Lazio e il suo capitano Immobile di aver giocato nonostante il tampone “positivo”, ed è proprio Ciro ora a togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Sul suo profilo Instagram, il fratello Luigi ha riportato la copertina de La Gazzetta dello Sport che lo accusava della positività (con il titolo “Era vero!”), pretendendo delle scuse; l’attaccante ha subito risposto sarcasticamente “Però era vero” con una emoji che ride.

   
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