MOVIOLA | Partita inizialmente tranquilla, infiammata dai due rossi nella ripresa
L'analisi dei principali episodi arbitrali del match di Europa League tra Lazio e Dinamo Kiev
I due cartellini rossi
Una partita tutto sommato tranquilla si trasforma in pochi minuti con ben due cartellini rossi estratti. Il primo ai danni della Dinamo Kiev, quando Zaccagni rimane a terra dopo un contrasto con Braharu: l'arbitro lascia proseguire ma come il pallone non è più in gioco viene richiamato al VAR per un potenziale cartellino rosso ai danni del difensore ucraino. Al monitor si vede un prolungato pestone con i tacchetti sul tallone di Zaccagni, l'intervento è palese a tutti che sia del tutto involontario ma il fischietto greco decide di estrarre il rosso e far terminare la partita del giocatore della Dinamo. Il secondo espulso del match è Noslin appena entrato che per prendere posizione in area di rigore sgomita prendendo il volto del difendente ucraino, l'arbitro tira fuori il cartellino rosso diretto e lo manda sotto la doccia, unico vero neo della partita della Lazio. Entrambi i rossi possono essere oggetto di discussione per via della dinamica con cui sono arrivati, ma in Europa il metro di giudizio su questo tipo di interventi è chiaro.
All' 88° viene poi ammonito Romagnoli per un intervento che prende prima il pallone ma poi il piede del difensore biancoceleste termina sull'attaccante, anche qui si può discutere sulla dinamica.