Tare: "Inzaghi uno dei tecnici top al mondo, Lazio forte e Immobile non si discute". E sul futuro...
Igli Tare, ex figura di spicco biancoceleste, non è stato solo direttore sportivo della Lazio ma anche un grande amico di Simone Inzaghi. Il loro legame ha attraversato momenti cruciali, con Tare che ha giocato un ruolo chiave nell'organizzazione della squadra biancoceleste, mentre Inzaghi si sedeva in panchina. Un capitolo significativo di questa collaborazione è stato scritto durante la stagione segnata dalla pandemia da COVID-19, un periodo in cui la Lazio lottava con tenacia per assicurarsi lo Scudetto.
Oltre al suo ruolo dirigenziale, Igli Tare ha una carriera da giocatore alle spalle sempre con i capitolini, esattamente con l'attuale tecnico dell'Inter. Nel corso di un'intervista recente concessa alla Gazzetta dello Sport, Tare ha approfondito diversi temi, offrendo uno sguardo approfondito su Inzaghi e svelando dettagli intriganti sulla loro esperienza condivisa. Oltre alla sua connessione con Inzaghi, Igli Tare ha toccato vari altri aspetti del suo percorso nel mondo del calcio, riflettendo anche sul proprio futuro.
Queste le sue parole:
“L’Inter resta la squadra da battere perché ha fatto un mercato importante ed è forte, ma tutto si decide a marzo. I nerazzurri ora avranno avversarie toste. A livello di alternative di spessore l’Inter non ha eguali, ma questo vantaggio, almeno in Serie A, finisce per annullarsi se giochi ogni tre giorni. Per quanto riguarda gli obiettivi per la Champions l’Inter la metto insieme al Bayern e al City tra le favorite. Simone è uno dei tecnici top al mondo e sa gestire il doppio impegno settimanale. La conferma l’ha data in Supercoppa. Lui mette i giocatori al posto giusto e li fa rendere al massimo. Lazio? Diciamo che la guardo… con positività. Il 70-80% della rosa è ancora quella dello scorso anno e quindi parliamo di una squadra forte. I nuovi hanno bisogno di tempo per adattarsi. Ciro non di discute. Con lui ho un legame speciale. Mi ha sorpreso il Bologna, Motta lo vedremo sulla panchina di una grande. Mi ha sorpreso anche l’esonero di Mourinho, ma De Rossi è amato dalla piazza ed è bravo. Io in Arabia? Pronto a valutare le proposte che arriveranno”.