Sarri ha giocato con gli stessi uomini contro Cagliari, Bayern e Torino; contro Bologna e Firenze quasi. Molti sono spremuti e indeboliti da acciacchi e malesseri. Hanno stragiocato, a parte Provedel, Guendouzi, Cataldi, Luis Alberto, Isaksen, Immobile e Felipe Anderson. Il francese è alla 21esima partita di fila, Anderson alla 134esima. Sarri aveva provato fare dei cambi, ma poi sono sopraggiunti gli infortuni di Zaccagni, Patric, Rovella e Vecino.

Nella classifica del minutaggio stagionale, ben nove uomini sono sopra il 50%: Zaccagni (56%), Immobile (57%), Lazzari (58%), Guendouzi (75%), Felipe Anderson (82%) e Marusic (85%). Anche il minutaggio non è da meno, co Guendouzi (938'), Felipe (933') e Marusic (921') sul podio. 

Stanchezza e sbandate sono sicuramente prodotte dal sovrautilizzo: limita il rendimento, aumenta gli infortuni e condiziona la ricarica mentale. Da gennaio in poi gli impegni sono moltiplicati. La Lazio aveva iniziato l'anno nuovo con una vittoria a Udine, poi il derby di coppa Italia e il Lecce. Dopodiché è partita per l'Arabia ed è iniziato lo sfasamento. Il calendario ha influenzato mettendo davanti alla Lazio squadre come Bologna, Torino e Fiorentina, tutti avversari che costringono a uno sforzo maggiorato, e mancano ancora Milan e Bayern Monaco. 

Quando Sarri dice che la squadra non è attrezzata per tre-quattro competizioni intende che si rischia di vedere la squadra spompata già a febbraio/marzo. L'energia per correre non si trova all'istante. In estate Lotito aveva promosso acquisti in tutti i reparti, ma a gennaio è stato l'unico a non intervenire. Sarri si sarà dimenticato di Pellegrini e da poco ha rispolverato Hysaj. Pedro è sfiorito da tempo e le rotazioni in avanti si sono complicate. Kamada ormai non si muove dalla panchina e all'improvviso è addirittura spuntato fuori André Anderson.

Corriere dello Sport

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