Oggi avrebbe compiuto 55 anni Sinisa Mihajlović, il secondo compleanno senza di lui. Il 16 dicembre 2022, una spietata leucemia mieloide acuta, contro cui aveva combattuto con determinazione, lo ha strappato alla vita. A Roma, ha lasciato la sua amata moglie Arianna e i cinque figli nati dal loro amore: Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nicholas, oltre a Marko, frutto di una precedente relazione. Per Sinisa, la famiglia rappresentava un valore incommensurabile, e prima ancora di emergere come un campione straordinario, si era distinto come un uomo di principi saldi. La sua eredità va oltre i successi sul campo, poiché Sinisa Mihajlovic rimarrà sempre impresso nella memoria di coloro che hanno condiviso con lui i valori umani e affetti familiari. 

Sorte ha voluto che oggi fosse il compleanno anche di un’altro pezzo di storia biancoceleste, l’attuale capitano Ciro Immobile, che esattamente un anno fa, ai microfoni di Lazio Style Channel, dichiarò: 

La morte di Mihajlovic ci tocca, a livello umano è stata una delle persone con cui ho parlato di più. Ultimamente abbiamo parlato spesso in clinica, io e la mia famiglia siamo molto legati alla sua. Questa è una perdita davvero dolorosa, si è fatto volere bene da tutti e ci mancherà sicuramente.”

Una volta terminata una straordinaria carriera da calciatore passata tra Serbia (ex Jugoslavia) e Italia, Sinisa ha intrapreso il percorso da allenatore. L’ultima panchina su cui si è seduto è quella del Bologna, compagine che ha allenato dal 2019 fino a settembre 2022, quando le condizioni della malattia sono peggiorate. Proprio questo weekend la Lazio, squadra che ha sempre dichiarato di tifare mantenendoci un rapporto intenso, e Bologna, squadra a cui sono legati i suoi ultimi ricordi, si sono affrontate allo Stadio Olimpico per la 25esima giornata di campionato. Prima del fischio d'inizio, è stato organizzato un commovente tributo in suo onore. Le sue maglie biancocelesti più iconiche, indossate tra il 1998 e il 2004, sono state portate in campo. Sui maxi schermi sono apparse foto di un Sinisa sorridente e radiante di vita; a quel punto, l'intero stadio ha applaudito e si è alzato in piedi per omaggiare la sua figura. Inoltre, una suggestiva coreografia è apparsa nella Curva Maestrelli, accompagnata dallo striscione: "Sinisa nel cuore".

Mihajlović ha trascorso ben sei stagioni nella Capitale con la maglia della Lazio. Arrivato nel 1998 è rimasto in biancoceleste fino al 2004. Con la prima squadra della capitale inoltre, Sinisa ha conquistato anche sette trofei: lo storico secondo Scudetto della storia biancoceleste, arrivato nella stagione 1999/2000; due Coppe Italia, arrivata una nella stessa stagione dello Scudetto, battendo in finale l’Inter, e la seconda nella stagione 2003/2004 contro la Juventus; due Supercoppe Italiane, vincendo nuovamente contro la squadra bianconera, questa volta nel 1998, e quella nerazzurra nel 2000; a livello internazionale, nel 1999, ha vinto anche una Coppa delle Coppe, con la Lazio che superò per 2-1 il Maiorca, ed una Supercoppa Europea, grazia all’1-0 biancoceleste contro il Manchester United.

Tanti auguri Sinisa, per sempre uno di noi.

 

Tanti auguri leggenda! Ciro Immobile spegne oggi 34 candeline
Il Messaggero | Tassa Champions: è la solita Lazio