Al termine della sfida di Coppa Italia vinta dalla Lazio per 1-0 contro il Genoa allo Stadio Olimpico l'allenatore dei biancocelesti Maurizio Sarri è intervenuto in conferenza stampa. Queste le sue parole: "Abbiamo avuto diverse occasioni per chiudere la partita. Una buona gara dal punto di vista tattico. Stasera la circolazione è stata più veloce e meno noiosa, rispetto che col Cagliari dove il palleggio era lento. L'aspetto positivo è la ritrovata solidità. Quello negativo è che non si chiudono le partite. Difesa? La linea si sta muovendo bene in questo momento ma mi sembra anche ben supportata dal centrocampo. La squadra è in netta crescita, dobbiamo ritrovare la fase offensiva. La percentuale tra occasioni e realizzazioni non è la stessa dello scorso anno, però il palleggio a me stasera è piaciuto e palleggiare lì dentro è roba seria e rischiosa. Il terreno è un mare mosso. Purtroppo la situazione è questa e da parte nostra è difficile. Ma a tratti mi è piaciuto il palleggio. 

Pellegrini che non gioca? Molte motivazioni. Lazzari fatico a vederli insieme. Considerando che quest'ultimo ha giocato con più continuità negli ultimi tempi Luca lo abbiamo visto di meno. Infortuni? Isaksen è uscito con un risentimento e Patric con un indurimento al polpaccio. Secondo i medici non sono lesioni, quindi recuperabili ma non so quanto velocemente. Zaccagni oggi ha fatto buona parte di allenamento con noi, quindi recuperabile per uno spezzone. Casale ci sarà da domani, mentre Romagnoli no nei prossimi due giorni. Luis Alberto stava meglio, speriamo di recuperarlo quanto prima.

Vecino? Un normale episodio che può succedere negli spogliatoi e neanche clamoroso. Ma la società ha preso questa decisione e io ero d'accordo. Lanci lunghi? A causa del terreno. Per un paragone con lo scorso anno, in questo periodo il campo era messo bene. La situazione Vecino si può rimarginare? Non lo so. Deciderà la società. Penso ci sia margine per recuperare, anche se la società l'ho vista decisa. Rovella può piacere molto nelle verticalizzazione, ma molto spesso va a prendere palla basso quindi gioca o dietro o orizzontalmente. Deve capire dove poter verticalizzare e dove poter palleggiare. Se noi palleggiamo bene, le squadre si aprono. E noi a volte sbagliamo. Castellanos? Soffre il fatto di non segnare. Ci ho parlato ieri, gli ho chiesto perché è entrato nervoso in campo e mi ha detto che è perché non riesce a segnare. Poi è chiaro che diventa tutto più difficile". 

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