Archiviata l'esperienza della Supercoppa a Ryiad, Lazio e Napoli scenderanno in campo domenica alle 18.00 in un Olimpico privo del suo 12° in campo, infatti Curva Nord e Distinti Nord Ovest ed Est resteranno chiusi per la squalifica comminata durante il derby. Tornando al match, per presentare questo big match è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni Francesco Fildi, giornalista di SpazioNapoli:

Dopo il periodo di "ambientamento" di Mazzarri sembra esserci un Napoli in risalita, seppur contro la Lazio ci saranno tantissime assenze. È effettivamente così? Può il Napoli giocarsi la sua partita al netto delle assenze forte della quadratura che sembra aver trovato?

"Il Napoli arriva a questo appuntamento importante, che può essere considerato uno spareggio europeo, in condizioni davvero difficili con molte assenze, manca la colonna portante della formazione ideale; questo può suonare per Mazzarri come un alibi preventivo, però va tenuto in considerazione questo fattore. Ciò non toglie che il Napoli dalla sua parte ha alcune individualità, anche se limitate, che possono sulla carta dare fastidio. Sicuramente il Napoli visto contro Fiorentina e Inter in Supercoppa è un Napoli in crescita sotto il punto di vista meramente fisico, come sottolineava Mazzarri in qualche conferenza fa riguardo al richiamo fisico eseguito di cui si stanno vedendo solo ora i risultati. Più che parlare di Napoli in crescita si può parlare di un Napoli più equilibrato, che sa stare meglio in campo  e più quadrato."

La questione modulo ha fatto tanto discutere in casa Napoli, soprattutto sotto la gestione Mazzarri. Si è trovata una quadra? Con quale assetto sembra rendere meglio?

"Al momento il 4-3-3 è un'opzione da tenere in secondo piano perché già determinate uscite di Mazzarri e De Laurentis hanno aperto ad un cambio modulo, nonostante si sia cercato di riproporre il 4-3-3 "Spallettiano" forzando la questione. Sia per caratteristiche tattiche dei giocatori, sia per una questione fisica, sia per le varie indisponibilità e squalifiche il 4-3-3 non è nelle corde del Napoli, poi quando Mazzarri dice che in futuro ci si può riprovare c'è da credergli ma per il momento è una pista secondaria. Al momento la difesa a 3 dà solidità alla squadra, è una pratica comune degli allenatori (vedi Pioli l'anno scorso con il Milan in difficoltà) e Mazzarri sta facendo lo stesso, in aggiunta lui nel corso della carriera ha fatto di questa difesa il suo marchio di fabbrica. In un futuro se l'organico sarà completo si potrà pensare ad una difesa a 4, però considerando il momento e gli acquisti recenti (Traore è molto duttile, discorso uguale per Dendoncker) la difesa a 3 può rappresentare la soluzione per una situazione che si sta facendo complicatissima."

Sappiamo che il Napoli di Sarri è stato una macchina perfetta non replicabile, però per avvicinarsi a quell'ideale di gioco in quale zona del campo la Lazio deve investire maggiormente?

"Sarri quando arrivò Napoli ereditò un progetto in difficoltà ma comunque in piena evoluzione, c'erano tutti giocatori forti come: Albiol, Koulibaly,, Jorginho, Mertens grazie al lavoro di Benitez, calciatori che sono stati presi negli anni precedenti e poi valorizzati da Sarri creando la macchina perfetta. Con la Lazio il discorso è diverso, perché con lui il progetto partiva da zero, magari i calciatori più importanti non sono stati toccati come i vari Immobile e Luis Alberto, in più la partenza di Milinkovic ha tolto tantissimo alla Lazio ed è stato sottovalutato questo fattore. La Lazio ha scelto Sarri per iniziare un nuovo progetto e quando si riparte da zero ci vuole tempo ed è difficile creare quell'alchimia giusta, Sarri è sicuramente la persona giusta per creare un progetto vincente, anche nelle altre esperienze ha vinto come al Chelsea e alla Juventus. Sarri non può che essere l'uomo giusto, però tre anni per un progetto iniziato da zero con l'assenza di Milinkovic sono solo la base per un progetto che deve continuare con pazienza e perseveranza."

Quanto può incidere la Supercoppa nella sfida di Domenica?

"Napoli e Lazio escono in maniera differente dalla Supercoppa: Il Napoli con qualche convinzione in più, perché seppur adattandosi completamente al gioco avversario contro la Fiorentins ha vinto, contro l'Inter fino all'inferiorità numerica la squadra di Mazzarri ha dato segnali positivi e se la stava giocando ad armi pari. Dall'altra parte c'è una Lazio chiamata a dare una risposta dopo la brutta prestazione contro l'Inter, questo può pesare soprattutto da un punto di vista psicologico, poi è chiaro che la Lazio ha avuto modo di preparare meglio la partita non avendo giocato la finale. La Supercoppa peserà soprattutto dal punto di vista psicologico, che negli scontri diretti credo sia il fattore principale."

Che partita si aspetta?

"Sarà una partita che per quanto riguarda il Napoli non andrà molto lontano da quanto visto contro la Fiorentina, partita in cui ha mostrato la difesa a 3 in questa sorta di 3-4-3 anche se in fase di non possesso si avvicina molto ad un 5-4-1, il Napoli lascia palleggiare i centrali e tende a imbrigliare l'avversario dal centrocampo in su. La Lazio punterà sul solito spartito cercando di controllare il gioco e cercare di scardinare il gioco di una squadra che giocherà di rimessa. La Lazio ha qualcosa in più rispetto al Napoli e credo che se si debba dare un plus in termine di pronostico sicuramente la Lazio parte favorita."

Sbilanciandoci un attimo: se deve individuare due protagonisti, uno della Lazio e uno del Napoli che saranno decisivi nella gara di domenica, chi sceglie?

"Partendo dal Napoli, visto che sarà di fatto una presenza annunciata, mi aspetto molto da Raspadori perché è un calciatore che almeno nelle ultime uscite è partito dietro Simeone nelle gerarchie, ma in generale ci si aspetta di più e deve essere un valore aggiunto soprattutto in attesa di Osimhen, di cui è il primo vice. Il rendimento delle ultime partite di Raspadori è chiaramente deludente tanto che Mazzarri in Supercoppa ha optato per Simeone. Mi aspetto un Raspadori che viste le assenze sappia sfruttare la chance, ha le qualità e le caratteristiche per farlo. Per quanto riguarda la Lazio penso a Luis Alberto, che può essere la mina vagante tra le linee, poi storicamente lui fa molto male al Napoli e potenzialmente può essere un protagonista."

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