Il Messaggero | Lazio, Milinkovic aspetta la chiamata giusta
Su uno yatch, sdraiato, con la “Corona” in mano. Re Milinkovic s’immortala con la fidanzata Natalja, una birra e l’phone, è felice e rilassato. Poco importa che al momento nessuno abbia bussato più forte alla porta della Lazio per aggiudicarselo: «Non c’è nessun interesse del Chelsea, non è stato fatto nemmeno un sondaggio», assicura Tare, tornato nella capitale dal suo viaggio “segreto”. È la stessa versione dell’entourage del serbo, nonostante in Inghilterra si inseguano continui rumors su possibili offerte Blues sul piatto. In realtà, in Premier Arsenal e Newcastle hanno chiesto informazioni, ma il Sergente vuole giocare la Champions e fare un salto vero, al momento di lasciare a 28 anni la Lazio. La squadra del suo cuore, il Real, non ha mai chiamato. Il Psg si è defilato, il Manchester United rimane sempre il top club preferito. E l’agente Kezman è convinto che arriverà un’offerta dei Red Devils da 55-60 milioni a mercato inoltrato. Allora, che farà Lotito? Il presidente giura di non voler scendere sotto i 70 milioni, ma ha fatto una promessa a Milinkovic, e la sua cessione (anche a cifre di poco inferiori) risanerebbe per tanti anni il bilancio, ricostruirebbe la Lazio di Sarri e del futuro. Qualunque sarà la decisione, Sergej non farà nessun capriccio. Tempo fa aveva detto no al rinnovo per un altro anno, magari potrebbe ripensarci di nuovo se lo ricoprissero ancora più d’oro. Anche se una simile mossa cozzerebbe con l’evidente necessità di ridurre il monte-ingaggi a Formello. Di sicuro, questo silenzio fuori dalla Serbia e dal Raccordo, gli sta facendo rivalutare quanto è bello sentirsi nella capitale un idolo assoluto. A Roma ha investito sulle case, al momento non ha fissato alcun trasloco, è pronto a raggiungere – sia pure successivamente, dopo le fatiche della Nations – il ritiro di Auronzo e poi quello austriaco dal 26 al 31 luglio.
CENTROCAMPO BLOCCATO - Inizialmente la seconda mini-turnée doveva essere a Siviglia. Luis Alberto si sarebbe ritrovato a casa. Lì il Mago desidera concludere la sua carriera, ma nemmeno per lui c’è alcuna proposta seria. La prima a sperarci è la Lazio, per poter fare i colpi richiesti da Sarri in mediana. Il sogno sarebbe avere 25-30 milioni da reinvestire su Zielinski, ma al momento mancano addirittura i soldi per Ivan Ilic del Verona. Ecco perché il tecnico stava rivalutando persino la candidatura di Torreira dall’Arsenal, spostando eventualmente Marcos Antonio (in arrivo da San Paolo domani mattina) nel ruolo di mezz’ala. Troppi brevilinei, tuttavia, serve più fisicità. In caso di addio di Milinkovic, il gigante Loftus-Cheek sarebbe una pezza pregiata: «Ma la Lazio non ha parlato con il Chelsea, che io sappia – puntualizza il manager Barnett – anche se Sarri lo stima e gli piace la Serie A. Vediamo che succederà». Apertura a mezza bocca, ma l’affare resta in salita. Molto più semplice “accontentarsi” di Allan, che l’Everton libera prima della naturale scadenza.
WEEKEND ALL’ISOLA D’ELBA - Prima bisogna pensare alla difesa e alla porta. Lo stipendio da 2,5 milioni di Acerbi frena il ritorno di Romagnoli a Roma: «Ma occhio alle milanesi», conferma l’entourage di Francesco, che ha già parlato con Inzaghi, ma ora soprattutto con Pioli per un clamoroso ritorno al Milan. Sarri è impaziente che si sblocchi questo incastro e la trattativa per Carnesecchi la prossima settimana. Per non essere travolto dall’attesa, si è però concesso questo week-end di vacanza in barca all’isola d’Elba. Non prima di aver insistito con Lotito sul proseguimento dell’assalto al portiere dell’Under 21 con l’Atalanta: la Lazio minaccia tuttavia di cambiare obiettivo, se la Dea non abbasserà le pretese sull’obbligo di riscatto e la futura rivendita. Le alternative principali rimangono Vicario e Kepa, Sarri ha già tagliato Sergio Rico e Luis Maximiano dalla lista. Vorrebbe un altro vice più affidabile di Reina per aspettare la lunga degenza di Carnesecchi, ma la Lazio non può permettersi un’ulteriore spesa. Per esempio, per gli stimati Perin e Provedel, su cui c’è pure la chiusura dell’agente Rava: «Non andrà alla Lazio al 99,9%. Altrimenti Lotito e Tare si sarebbero già mossi di nuovo su Provedel, che invece è concentrato su un ulteriore prolungamento con lo Spezia. I biancocelesti cercano un secondo, che faccia 10 gare in un anno, quindi vedo un portiere con un’altra età che faccia da chioccia». Offerto il 35enne Adrian oppure c’è l’altro ex Liverpool Karius, un 28enne a cui Sarri concederebbe una bella rivincita. Il Messaggero/Alberto Abbate&Valerio Marcangeli