Repice: "Il derby non può segnare una stagione. Ranieri e Baroni…"
Per parlare della Stracittadina e non solo è intervenuto Francesco Repice ai microfoni di Radio Roma Sound durante il programma Cronache Laziali

Sulla difficoltà nel rimanere super-partes al derby
Sinceramente non faccio difficoltà a rimanere super-partes nonostante abbia dichiarato il mio tifo, a me dava molto fastidio quando questa partita giocata a settembre o a ottobre diventava uno spartiacque della stagione otto mesi prima che la stagione finisse, è sicuramente una partita importante però c'è una stagione da giocare. Non è una partita come le altre e mai lo sarà però bisogna iniziare a gestire le conseguenze di queste partite altrimenti facciamo un campionato con 18 derby poi il resto non conta.
Derby particolare che porti nel cuore
Da tifoso ricordo un derby al Flaminio con gol di Voller. Professionalmente ho raccontato io la finale di Coppa Italia con il gol di Lulic e anche quella è stata un'emozione per me brutta ma comunque. Ricordo tante partite che però una volta finite sono già in archivio, si guarda avanti, è inconcepibile che questa partita segni una stagione, quando leggo “è una partita importante perché potrebbe condizionare il futuro”, così non va bene è una partita e va giocata e mi auguro che sia solo una partita e basta.
Ti diverte ancora questo calcio?
Obiettivamente il livello tecnico è diverso. ho avuto la fortuna/sfortuna di fare il bordocampista e ho visto da pochi metri giocare calciatori mostruosi e adesso mi sembra che il livello sia molto calato in Italia, credo ci siano tre calciatori nel campionato italiano superiori agli altri: uno è Barella, uno è Lautaro e l'altro è Dybala e se questi giocatori li rapporto a quelli che ho visto io negli anni 90'/00' per non parlare degli anni 80'…
Nazionale
Il problema nel 2002 al Mondiale era se potessero giocare insieme Totti, Vieri e Del Piero, mi sembra di aver risposto…
La prima radiocronaca
Fu un Roma-Bologna che veniva da una giornata molto tempestosa con il rigore di Deschamps su Gautieri a Torino, quindi con il signor Messina di Bergamo e a Roma c'era una “Panolada”, una protesta con tutti i fazzoletti, e mi toccò quella, quindi abbastanza difficile da gestire dal punto di vista climatico. Ricordo che pensai a fare il meglio possibile e ricordo molto bene la sigla di Tutto il Calcio Minuto per Minuto con il microfono davanti e le cuffie indossate fu una bella emozione.
Consigli per i giovani cronisti
Non ho consigli da dare, l'unico che posso dare è leggere tutto quello che ci si trova davanti, abbandonare i duecento caratteri di un twitter e leggere giornali, riviste, romanzi, pubblicità. Sandro Nosotti ci diceva sempre che dovevamo avere sulle spalle uno zaino immaginario e riempirlo di parole leggendo e sudando