L'attesa


Come riportato da Il Messaggero, il giorno tanto atteso è arrivato. Un percorso lungo 24 anni, fatto di 670 panchine, 259 vittorie, 190 pareggi e 221 sconfitte, partendo dalla C2 per arrivare fino ad oggi, quando alle 20:45 allo stadio Olimpico Marco Baroni esordirà ufficialmente da allenatore della Lazio dopo due miracolose salvezze con Lecce e Verona. Un momento che ricorderà per sempre, a prescindere da tutto: «Questa è la panchina più importante della mia carriera al 100%. Sono orgoglioso e col mio staff daremo tutto quello che abbiamo per fare bene». 

Non sta nella pelle il tecnico fiorentino, molto determinato nella classica conferenza stampa alla vigilia della prima gara di campionato, genesi di una stagione in cui la parola d'ordine sarà "emozione": «Il bello del mio lavoro è che mi alzo ogni mattina alla ricerca di emozioni. Amo quello che faccio. In questo momento c'è grande concentrazione e attenzione per partire bene davanti ai nostri tifosi nel nostro stadio. Ci sono tutte belle sensazioni e speriamo che si traducano in qualcosa di positivo». 

L'attesa è quella delle grandi occasioni e l'imperativo sarà essere perfetti contro un avversario temibile nonostante sia appena tornato in Serie A: «Ho visto il Venezia, ha giocato delle buone gare finora, ma in generale in queste occasioni le difficoltà ci sono sempre. Per noi non c'è più tempo per sbagliare, in palio già ci sono i 3 punti». Tre gli antidoti per evitare passi falsi: compattezza, spirito e agonismo. Magari aggiungendoci anche qualche tiro in più nello specchio, caratteristica ancora da limare come dimostrato nelle sette amichevoli del precampionato, molte delle quali chiuse con un risultato inferiore rispetto a quanto creato (Southampton e Cadice su tutte). Il tecnico però intravede una crescita e a tal proposito sarà importante anche l'aiuto dell'ultimo arrivato, Boulaye Dia: «Eravamo alla ricerca di giocatori bravi e lui è uno di questi. Ha dimostrato di saper fare gol in più campionati, ha mobilità, non dà punti di riferimento e noi siamo alla ricerca di questo sia in attacco che a centrocampo».

Baroni


Obiettivi


Piccolo assist all'argomento mercato da parte del tecnico, con il club che sta puntando Folorunsho e a breve avrà un nuovo incontro con l'agente Giuffredi per pianificare la strategia da attuare col Napoli. Si punta a un nuovo prestito con obbligo di riscatto possibilmente inferiore a 12 milioni di euro, ma Baroni preferisce non fare nomi: «Di calciatori vedo solo quelli che ci sono ora e che devo valorizzare. Poi con la società c'è sempre un confronto e queste partite saranno dei test per valutare il da farsi». Il tecnico glissa sulle trattative, ma è atteso almeno un altro colpo in entrata. 

La speranza è quella di accoglierlo con una partenza in discesa, l'ex Hellas non ha dubbi sullo stato mentale dei suoi giocatori e proprio per questo lascia correre ogni tipo di polemica: «Le griglie le lascio fare agli altri, i conti si faranno alla fine». Meglio focalizzarsi sull'obiettivo che Baroni fissa di nuovo: «Dobbiamo migliorare il campionato dello scorso anno». Solo il campo saprà dire se sarà possibile o meno, ma nel frattempo l'allenatore si gode i passi in avanti sul piano dell'identità dei calciatori, sempre più vicini alla sua idea di calcio: «La squadra sta percependo i vantaggi che possono dare la mobilità e l'aggressività. Arriviamo bene, siamo pronti e voglio vedere un gruppo che si spenda per emozionare i tifosi». Questi ultimi, a un passo da quota 40mila per stasera, non vedono l'ora di potergli dare ragione.

1° SERIE, Lazio-Venezia 3-1 (3' Andersen; 11' Castellanos, 44' Zaccagni (r), 81' Lazzari)
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