Quest'oggi, alla vigilia di Lazio-Feyenoord di Champions League, il portiere della Lazio Ivan Provedel ha parlato in conferenza stampa. Queste le sue parole:

"Io non devo dire niente a nessuno, l'importanza della partita la conoscono tutti e noi dobbiamo solo andare in campo e trascinarci l'uno con l'altro e lo stesso sarà con il pubblico. Mi auguro che arriveranno con lo spirito come arriveremo noi e questo ci aiuterà a fare il possibile. Difesa? Purtroppo non c'è un discorso matematico per cui una cosa corrisponde a un'altra, sennò la situazione l'avremmo già trovata. Lo scorso anno avevamo una maggiore solidità e quest'anno ci stiamo mettendo più tempo, ma non è una cosa diretta. In alcune situazione magari eravamo solo più fortunati, tipo a Bologna è arrivato un solo tiro, penso che il mister metterebbe la firma per un solo tiro in porta a partita. Lo scorso anno finì 0-0, ma con più tiri loro. Io penso che stiamo affrontando un percorso di crescita, e a questo corrisponderanno anche i risultati.

Si parla del gol e ci si scherza anche su, ma quello che dico è che mi dispiace, perché io vivo tutti i giorni con i ragazzi. quando si subisce chi prende gol sono io o non si fa gol è colpa dell'attaccante, ma è un discorso che vale per tutti. Quello che non si deve fare è pensare in negativo e mettere più determinazione e cattiveria. Gli attaccanti poi quando si sbloccano, vanno. Serve più fiducia e poi ricominceranno a segnare. E' una partita molto importante ai termini della classifica perché ci sono 6 partite. Sicuramente per sperare di qualificarci deve arrivare un risultato positivo. Ci stiamo preparando nel miglior modo possibile e quello che stiamo facendo spero che sia sufficiente per i tre punti. 

Noi studiamo gli avversari e sappiamo cosa fare e non fare. Lo sapevamo anche all'andata ma non siamo entrati con lo spirito che serviva. Lo stesso che servirà per domani. Poi in campo ci saranno tanti duelli ed episodi che faranno la differenza, sarà un discorso di testa e spirito e come si prenderanno di petto le situazioni.

Io penso che se una cosa ti diverte non significa che gli dai meno importanza o in base ad ansia e a come la affronti. Per me è un sogno che si realizza e uno vuole andare più avanti possibile, io la voglio rigiocare il prossimo anno, voglio arrivare tra i primi 4. Però se gioco in Champions non voglio farmi vedere, ma vincere e andare più avanti possibile. Il campionato deve darci i punti per andare in Champions e la Champions deve essere la benzina per andare avanti in campionato.

Abbiamo anche rivisto il gol del Bologna e più che atteggiamento ci sono state situazioni al limite dove abbiamo subìto e non siamo stati impeccabili. Stiamo subendo poco, ma paghiamo quel poco che subiamo. Si tratta, però, di poco. Nulla da correggere, si parla dello scorso anno, ma le cose cambiano e gli interpreti anche, ma anche gli avversari. Ci affrontano in modo diverso. Si tratta di piccole cose, abbiamo bisogno solo di incastrare. Il calcio non è una scienza matematica, ma dobbiamo ritrovare quelle cose che possono darti anche quell'autostima che può servire.

La squadra è incazzata, nonostante sia arrivata da un po' di risultati positivi in campionato, come con la Fiorentina, ha fatto una brutta prestazione a Rotterdam e ci ha fatto arrabbiare molto per demeriti nostri, con il Bologna siamo partiti forti ma non siamo stati abbastanza cinici. Io vedo una squadra forte ma che non raccoglie ciò che sta seminando, ci stiamo allenando bene, anche quelli che giocano di meno. Va affrontato tutto di petto, dobbiamo prima superare la gara di domani, archiviar e poi prendere di petto anche il derby, che sapete che gara è. 

Io non devo togliermi nessun sassolino, e se ho qualcosa da togliermi lo voglio fare solo con le prestazioni e l'atteggiamento. Devo ripagare in campo la fiducia del mister dal primo giorno. Se sono arrivato qui a questa età il mio percorso era scritto così, ognuno ha il proprio. Sono contento di quello che sto facendo anche se vorrei dare maggior contributo, l'inizio non è stato dei migliori e ho preso troppi gol. Penso che chi lavora duro poi non ha troppi rimorsi o pensieri".

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