TMW | Lazio-Sarri, compleanni senza regali. Oggi esami verità di Acerbi: a Formello incrociano le dita
Niente palloncini, torte e soprattutto zero regali. La Lazio, dopo il brindisi dei tifosi a mezzanotte per i 122 anni del club, non riceve alcun dono nella notte del suo compleanno a San Siro. Neanche Sarri, che oggi spegne 63 candeline. Due a uno il risultato finale di ieri sera, con la Lazio che ancora deve vincere una partita nel 2022. Ora la corsa al quarto posto diventa complicata, quasi impossibile: l’Atalanta è a +9, ma ha anche una partita in meno. «È molto difficile», la sentenza di Tare, che ha ribadito la fiducia del club a Sarri, che per applicazione, concentrazione e modo di stare in campo può essere soddisfatto dalla prestazione di San Siro. È chiaro che non basta, non può bastare per una squadra ambiziosa come la Lazio.
Oggi occhi puntati su Acerbi. Il difensore della Nazionale, che contro l’Empoli ha subito una ricaduta ai flessori della coscia sinistra (si era infortunato prima della sosta), si sottoporrà ai controlli strumentali per capire il tipo di lesione. La paura, a Formello, è che si possa essere uno stiramento di secondo grado, che priverebbe Sarri di Acerbi per almeno un mese: quindi sicuramente fuori contro Salernitana, Udinese (Coppa Italia) e soprattutto contro l’Atalanta. È chiaro che, in una difesa già fragile (39 i gol subiti), l’assenza di Acerbi può diventare pesantissima. I tifosi invocano un acquisto di un centrale di spessore, per ora non messo in preventivo dalla società. «Se l’infortunio di Acerbi cambia i piani sul mercato? Aspettiamo di capire l’entità, poi - ha detto sabato il tecnico - vedremo».
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