CorSera | Lazio, Acerbi blocca Romagnoli. Lazzari e Zaccagni due casi nazionali
Non si può dire che tra i giocatori della Lazio e la Nazionale il rapporto sia idilliaco. Dopo le critiche all'indirizzo di Ciro Immobile dopo la sconfitta di marzo contro la Macedonia, le parole di Roberto Mancini ieri hanno avuto due destinatari ben precisi: Manuel Lazzari e Mattia Zaccagni, entrambi fuori dalla squadra che affronterà la Nations League. «Mi sembrava stessero bene, ma loro mi hanno detto di avere dei problemi e li abbiamo mandati a casa». Considerando il mese di vacanza che spetta ai calciatori, è probabile che siano a disposizione di Sarri già dai primi giorni del ritiro ad Auronzo che scatterà il 5 luglio: discorso diverso per Francesco Acerbi, che resta l'unico calciatore in Nazionale con un contratto con la Lazio e tra l'altro stasera a Bologna dovrebbe essere anche titolare contro la Germania.
Attorno a lui ruota gran parte del mercato in entrata della Lazio, almeno per quello che riguarda i difensori. La situazione è nota: la frattura tra Acerbi e la tifoseria è profonda, il numero 33 ha provato a ricomporla nel post di fine stagione sui social ("Una stagione ricca di emozioni, gioie e alcune incomprensioni, ma l'importante come al solito e il risultato ottenuto sul campo"), con i laziali divisi tra chi lo vorrebbe ancora alla Lazio e chi spera di vederlo altrove. In mezzo c'è uno stipendio da 2,5 milioni netti fino al 2025 che pesa, con la società che non regalerà il cartellino. Offerte concrete, a Formello, non ne sono arrivate: solo sondaggi da parte dell'Inter (che rischia di perdere Bastoni) e del Monza, che forte del rapporto tra Adriano Galliani e Acerbi dai tempi del Milan ha sondato la disponibilità del laziale e Ranocchia per dare esperienza alla squadra neopromossa in A.
Se, come sembrava soprattutto dopo il caso del presunto sorriso al gol della vittoria del Milan di aprile, il rapporto era destinato a chiudersi, l'auspicio comune era quello che la cessione si materializzasse il prima possibile. Lo stallo che si è creato, invece, oltre alla necessità di cedere per sistemare l'indice di liquidità per operare sul mercato (differente da quello che invece occorre per l'iscrizione al campionato) rischia di bloccare anche l'arrivo di quello che nella testa di Sarri è il nuovo leader della difesa, Romagnoli, per il quale il budget (2,5 milioni più bonus, con possibilità di un piccolo sforzo per venire incontro alle richieste del capitano del Milan) è simile a quello che oggi la Lazio ha per Acerbi. Mai giorni passano e, in caso di accordo tra Gattuso e il Valencia (anche se l'ex presidente del club ha lanciato una petizione contro il suo ingaggio, per vecchie frasi pronunciate ritenute omofobe e razziste), uno dei primi nomi sulla lista è proprio quello di Romagnoli, che aspetta la Lazio ma non fino all'infinito. CorriereDellaSera