Nicolò Rovella sta vivendo un momento di grande crescita, che rappresenta un chiaro premio alla coerenza della Lazio. In un anno caratterizzato da incertezze, tra pubalgia e incomprensioni, il club ha scelto di difendere la sua scelta di mercato, continuando a puntare sul giovane centrocampista nonostante le critiche. L'ex tecnico Tudor preferiva Vecino e Kamada, il quale, attualmente, si trova a lottare per un posto da titolare nel Crystal Palace. La visione di Tudor, che cercava un regista con caratteristiche più muscolari e strutturate, lo aveva portato a inserire Rovella nella lista dei giocatori da cedere. Tuttavia, la sua valutazione positiva da parte della dirigenza ha segnato uno dei punti di rottura con il tecnico croato, poiché Lotito e Fabiani non si sono fatti influenzare da opinioni superficiali, continuando a considerare Rovella come un patrimonio da proteggere e valorizzare.

Rovella
Rovella - Fraioli

Un centrocampo Italiano: progetti e opportunità di cambiamento

La visione di Maurizio Sarri prevedeva la creazione di un centrocampo italiano che includesse Rovella, Ricci e Fazzini. Questo progetto, emerso durante le cene con Lotito a Formello, era una traccia per impostare un futuro solido per la squadra. Tuttavia, dopo la qualificazione in Champions League, il club ha mostrato esitazione nel dare il via a un necessario ricambio generazionale. Un cambiamento così radicale, in un'estate già segnata dalla cessione di Milinkovic all'Al-Hilal, avrebbe potuto comportare anche la rinuncia a Luis Alberto, complicando ulteriormente la situazione. Rovella, acquistato per diciassette milioni di euro, sta dimostrando di essere un investimento lungimirante e strategico. Come sottolineato da Lotito, "In passato era la Juve a comprare a casa nostra, adesso siamo noi a prendere i suoi giocatori", evidenziando un’inversione di tendenza nel mercato calcistico italiano.

Le tre fasi dell'avventura di Rovella nella Lazio

L'avventura di Rovella nella Lazio può essere suddivisa in tre fasi significative. Inizialmente, Sarri lo ha utilizzato come regista puro nel suo schema 4-3-3, cercando di sfruttare le sue doti tecniche. Tuttavia, l'approccio di Tudor ha portato a una bocciatura precoce: "Deve mettere un po' di muscoli", aveva affermato il tecnico, ritenendo che Rovella non fosse adatto al suo sistema di gioco, simile a quanto avvenuto con Guendouzi. La vera svolta è arrivata con l’arrivo di Baroni, che ha saputo adattare il suo sistema di gioco alle caratteristiche di Rovella. La transizione al 4-2-3-1 ha permesso al centrocampista di esprimere al meglio le sue qualità. I numeri parlano chiaro: nella partita contro l’Empoli, Rovella ha collezionato 311 passaggi, raggiungendo una precisione del 92%, percorrendo 12,5 chilometri, recuperando 29 palloni e vincendo 16 contrasti. Questi dati non solo evidenziano il suo impegno in campo, ma anche la sua crescente influenza nel gioco della squadra.

Un modello di riferimento: Lucas Leiva

Rovella ha trovato un modello di riferimento in Lucas Leiva, un giocatore che ha incarnato perfettamente il ruolo di regista e che ha saputo impostare e proteggere il gioco. Grazie a questa ispirazione, Rovella ha guadagnato più libertà rispetto ai mesi precedenti, permettendogli di esprimere la sua creatività. Un esempio significativo delle sue capacità è stata l'azione che ha portato al terzo gol di Castellanos contro il Nizza, una dimostrazione della sua visione e abilità nel costruire gioco. La sua intesa con Guendouzi è un'altra chiave del suo successo: un perfetto equilibrio tra energia e razionalità, ritmo e altruismo, geometrie e sostanza, che si traduce in un centrocampo solido e dinamico.

Un capitale da valorizzare: La visione a lungo termine della Lazio

La crescita di Rovella non è frutto del caso, ma di un lavoro costante e di un’attenzione ai dettagli da parte di Baroni. L’allenatore sta aiutando il centrocampista a raggiungere una statura diversa, a trovare quella continuità che in passato, a causa di infortuni, gli era mancata. I progressi di Rovella non sorprenderebbero Allegri, il quale lo avrebbe voluto tenere alla Juve. La sua gestione della manovra, i tempi di esecuzione e le letture preventive sono diventate abilità fondamentali per la Lazio, un capitale che il club ha saputo valorizzare con pazienza. In un calcio dove tutto si brucia rapidamente, la Lazio ha dimostrato di avere una visione a lungo termine, investendo in un giovane talento e creando le condizioni per la sua crescita. In sintesi, la storia di Nicolò Rovella nella Lazio è un esempio di come la coerenza e la visione possano ripagare nel lungo termine. Con un talento in continua evoluzione e un supporto strategico da parte dello staff tecnico, il giovane centrocampista non solo rappresenta un investimento economico, ma anche una risorsa preziosa per il futuro del club. La sua crescita potrebbe non solo garantire un posto da titolare nella Lazio, ma anche aprirgli le porte della Nazionale, rendendolo uno dei protagonisti del calcio italiano nei prossimi anni.

WOMEN | Fiorentina-Lazio: la designazione arbitrale
"Maestro" | Manni e Cordio: "Una bella storia che andava raccontata. Ciò che lo trasformò in eroe è quando..."