Durante la partita contro il Monza, vinta 0-1, è stata fondamentale la prestazione del calciatore Mattia Zaccagni, arrivato alla Lazio quattro anni fa e investito di molte responsabilità a quest’estate: maglia numero 10, ereditata da Luis Alberto e fascia di capitano, ereditata da Immobile. In una sola volta, Zaccagni ha ereditato maglia e fascia da due calciatori i suoi amici, ma soprattutto, simboli e bandiere della Lazio. Proprio questo, dimostra l’importanza che l’attaccante romagnolo ricopre per i tifosi, per la squadra, ma soprattutto per la società che, forse più di tutti, lo ha voluto capitano quest’estate in un momento di crisi per la squadra.

Zaccagni e i numeri 

Per adesso, Zaccagni vanta 4 goal in campionato (contro Venezia, Verona, Empoli e Monza). Il capitano è sempre decisivo: ad esempio contro il Cagliari, subentrando sull'1-1 (2-1 finale) o i due assist forniti ai compagni nella vittoria contro il Verona. Aldilà dei numeri, Zaccagni è sempre importante in campo per i compagni con la sua tecnica eccelsa, visione di gioco, strappo fisico in velocità, grande lavoro anche in difesa sulla fascia, ma soprattutto leadership e carattere, senso di vicinanza ai tifosi e di attaccamento alla maglia, tutti i valori che la nuova squadra recepisce e fa propri. La crescita del capitano è iniziata proprio con il suo arrivo a Roma da Verona, consacrato da mister Sarri che lo ha fatto crescere e fatto diventare il giocatore che è oggi durante la stagione 2022-2023, Mattia è arrivato in doppia cifra, siglando 10 goal e probabilmente, complici anche le buone prestazioni della squadra come due anni fa, quest'anno vuole ripetersi.

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