Il Tempo | Lazio, falsa partenza
Stamattina nella prima seduta sulle Dolomiti Maurizio Sarri parlerà al suo gruppo e poi si comincerà a lavorare. Senza portieri o meglio con i soli Adamonis, Furlanetto e Alia che al massimo tra qualche giorno, saranno il terzo estremo difensore della Lazio. Basterebbe solo questo per poter definire una falsa partenza l’inizio biancoceleste. Per carità, i tempi ci sono ma pensare di schierare domenica titolare il portiere lituano nella prima amichevole stagionale fa pensare che qualcosa non sia andato nel verso giusto in questa prima parte di mercato in cui la Lazio ha già speso 23 milioni.
Sarri freme, aspetta due numeri uno, già nelle prossime ore, favorito Vicario (contatti anche ieri), resiste Maximiano (ora il Granada chiede l’obbligo di riscatto a 12.5 milioni, il valore della clausola), c’è l’ipotesi Provedel, sembra ormai tramontato il nome di Carnesecchi. Siamo a mercoledì, entro i prossimi gue giorni uno di questi giocatori deve salire ad Auronzo in attesa poi di scoprire il numero dodici.
Ma i problemi non finicono qui: Patric è bloccato dall’influenza in Spagna, Marcos Antonio non può arrivare per problemi di visto (incredibile la scoperta tardiva del problema). Inoltre Romagnoli resta un promesso sposo infinito dopo i problemi emersi alla stesura dei contratti. Il nodo sarebbero le commissioni, il giocatore preme per risolvere tutto e poter vestire finalmente la maglia con l’aquila sul petto, ma oggi ancora non c’è. Sull’ex milanista c’è ancora ottimismo tanto che Tare alla presentazione a piazza del Popolo ha confermato: «La volontà delle due parti è trovare un’intesa definitiva». Di certo il diesse, che ieri è stato molte ore con Lotito a Formello a cercare di chiudere alcune trattative di mercato sia entrata che in uscita, lavora con professionalità nonostante abbia mal digerito la scelta del presidente di togliergli la Primavera. Nessuna lite l’altra sera, i rapporti restano normali come ribadito alla nota ufficiale del club: «Il ds Igli Tare gode della fiducia della società e del suo presidente e continuerà a svolgere il ruolo di direttore sportivo della prima squadra, mentre l’ingresso in società del direttore Angelo Fabiani sarà volto alla gestione della prima squadra e primavera femminile e maschile». Capitolo chiuso: ora conta solo la Lazio, ci sono tanti nodi da sciogliere col tecnico che si è messo a lavorare ma attende Vicario e Romagnoli al più presto in ritiro per lavorare sugli schemi difensivi. Ancora qualche giornata di passione e poi ci dovrebbero essere le due fumate bianche che renderebbero più sereno l’avvio di stagione della seconda Lazio di Sarri. Per adesso, però, i tifosi possono solo sperare. Il Tempo/Luigi Salomone