La Repubblica | Lazio, torna il Sarrismo
Serviva la Dea per rivedere il Paradiso. La Lazio batte 3-2 l’Atalanta e comincia la rimonta per le zone europee della classifica. L’autogol di De Ketelaere e la prima rete biancoceleste di Castellanos mettono subito la strada in discesa, suggellando una una prima mezz’ora perfetta. Ederson e Kolasinac sembrano rovinare la festa, riportando Sarri nel Purgatorio. Ma nel finale c’è ancora lui, l’uomo dei gol pesanti: Matias Vecino su sponda di Castellanos gonfia la rete e manda in estasi i 40mila dell’Olimpico. «I nostri primi 25 minuti sono stati di altissimo livello. Il 2-0 viene da una costruzione da dietro fatta bene. Dispiace perché il risultato poteva essere molto più rotondo a metà primo tempo. Ma oggi l’obiettivo primario era la sopravvivenza, c’erano 50 gradi in mezzo al campo: era difficile tenere un ritmo alto per 90 minuti. I cambi nel finale ci hanno fatto bene. Luis Alberto era un po’ affaticato agli adduttori, ma è un trascinatore. Zaccagni ha problemi alla caviglia ed è uscito per questo: ora andrà in Nazionale e verrà valutato». L’unica pecca è la solidità difensiva: «Dobbiamo ritrovarla anche se, vista la forza degli avversari, con l’Atalanta non abbiamo concesso tanto, abbiamo sofferto solo sulle palle alte. Mi sembra che rispetto alle prime giornate stiamo concedendo meno».
Ancora Vecino, quindi, si trova al posto giusto al momento giusto. Col Torino il gol del vantaggio, a Glasgow quello dell’1-1 e ieri il timbro della vittoria. Insomma, dieci giorni perfetti per l’uruguaiano, che sarebbe potuto andare al Galatasaray: Sarri l’ha bloccato e ha fatto bene: «Cosa gli ho detto? 'Vecio, non rompere le scatole (eufemismo, ndr), non puoi andare via'. È un assegno circolare, durante l’anno lo incassi. Ci sta togliendo dei problemi», il commento di Sarri. Ma l’assoluto protagonista della domenica è il Taty Castellanos, al primo centro in biancoceleste. Una partita sontuosa, quella del 25enne argentino, autore anche dell’assist per il 3-2: «Sta crescendo e ha ancora margini di crescita, ma è un ragazzo di applicazione e temperamento», l’elogio di Sarri. Il Taty si gode la domenica: «Il gol un’emozione strepitosa, avevo molta voglia di festeggiare con la mia gente. Immobile è il nostro capitano, ci serve. La nostra è una competizione bella e sana». Ora la sosta, fondamentale per Immobile per guarire dal problema ai flessori: oggi farà una nuova risonanza. Il capitano laziale ieri ha ricevuto il sostegno della sua gente con uno striscione in Curva: “Fianco a fianco fino alla vittoria. Forza capitano, la Nord è con te”. Un gesto apprezzato da Immobile: «Quello striscione mi ha emozionato». La Repubblica/Riccardo Caponetti e Giulio Cardone