Altra amara sconfitta per la Lazio. Dopo il rammarico per il pareggio contro il Napoli a casa, la squadra di Grassadonia, nonostante la buona prestazione delle sue ragazze, non riesce a portare a casa punti. La Lazio fatica contro la Fiorentina, la gara terminata per 3-2 a favore delle fiorentine. Peccato per le occasioni perse come il rigore sbagliato di Martina Piemonte all'82', ma nonostante questo il mister biancoceleste ha le idee ben chiare per ripartire a meglio al termine della sosta nazionali. Le parole di Grassadonia di seguito.

Abbiamo reagito come sempre, quello che è successo negli ultimi minuti di gioco è inutile anche raccontarlo

Siamo all'inizio di un percorso, è chiaro che sappiamo anche chi affrontiamo, questa è una squadra forte e navigata. Nel pre-gara avevo detto che era la squadra che più mi aveva impressionato, e così è stato. La mia squadra è stata brava e sapevamo che avremmo potuto soffrire perché abbiamo accettato questa parità numerica dietro, avevamo una gamba diversa da loro. Siamo partiti molto meglio di loro. Con la consapevolezza che questa squadra deve capire che non è inferiore a nessuno. Questa squadra è passata in vantaggio, è stata rimontata e abbiamo avuto l'occasione, sta facendo un percorso nuovo a livello tattico e mentale, ma voglio soprattutto far capire che questa squadra non è inferiore a nessuno.

La classifica toglie un po' di consapevolezza

Ho un po' di esperienza, devo essere bravo io a vedere il bicchiere mezzo pieno, e dire loro che la Lazio ha fatto la partita che doveva fare. Non dimentichiamoci chi affrontiamo, la qualità e l'esperienza che hanno. Sono queste le partite che se la vai a giocare timorosa non la prendi mai. Sapevamo che avremmo potuto soffrire, ma sappiamo anche che quando giochiamo su quelli che sono i nostri ritmi possiamo mettere in difficoltà. Abbiamo rischiato, prodotto, potevamo fare meglio, ma non dimentichiamoci che abbiamo avuto un rigore a 7 minuti dalla fine, questa è la mentalità che voglio.

Arriva la prima sosta del campionato, è soddisfatto di questa prima parte?

Tanto soddisfatto, so come lavorano e so i progressi che hanno fatto molte di loro. Oggi sappiamo che se salta una giocatrice salta il sistema. Quello che mi sta piacendo di questa squadra è la continua crescita della mentalità. La vittoria di oggi sarebbe stata fondamentale per alzare di più l'asticella, ma dobbiamo guardare il nostro percorso, siamo all'inizio. Affrontiamo una squadra che è da tanti anni in Serie A e che gioca in Champions League, per cui usciamo dal campo a testa alta, sapendo che doveva essere un altro risultato. Se ciò non è avvenuto è perché manchiamo ancora in qualcosa.

La sosta arriva al momento giusto?

C'è amarezza. Ne ho passate tante, devo essere bravo io a tirarle su. Ora c'è la Nazionale. Chi rimarrà deve sapere che la strada è quella giusta. Credere sempre in quello che facciamo.

Margini di miglioramento. Che corde toccherà durante la sosta per mantenere l'atteggiamento e la voglia?

La squadra deve continuare a lavorare come sta facendo. Molte di loro non erano abituate a giocare con questa pressione uomo a uomo a tutto campo. In campo sta giocando la Yang che fa ancora fatica a capire. Se la Lazio venisse a giocare per difendere il risultato perderemmo tutte le partite 4/5 a zero. Dobbiamo fare meglio in fase di possesso e lì ci vuole personalità. La palla deve scottare di meno. Anche in momento così ‘triste’ devo essere bravo a far passare il messaggio giusto che questa squadra ha fatto una partita importante in un campo difficile. 

È soddisfatto del lavoro fatto sulle corsie esterne?

Dobbiamo migliorare molto anche per vie centrali, se chiudono l'ampiezza devi giocare in mezzo e dobbiamo migliorare molto su queste situazioni. Guardo da dove siamo partiti, oggi siamo chi siamo, dobbiamo capire chi vogliamo essere, ma le prestazioni sono quelle giuste.

 

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