“Ti sta cercando il Galatasaray”. Sono i primi giorni di settembre, con il mercato italiano già chiuso, quando Vecino riceve la chiamata del suo agente, che lo informa dell’interesse del club turco. per la Lazio ci sarebbe una cifra vicina ai 3 milioni di euro. L’uruguaiano non scarta subito l’ipotesi, anche perché a Formello erano arrivati Rovella, Guendouzi e Kamada e il reparto sembrava essere affollato. Poi, il telefono di Vecino si illumina. È Maurizio Sarri: “Non rompere i coglion*, non puoi andare via, saluta tutti”. Con queste parole, confessate dallo stesso Sarri, lui riesce a convincere Vecino a rimanere alla Lazio. Mai mossa fu più giusta. Perché il fedelissimo del Comandante, nel momento del bisogno, è diventato l’uomo in più.

Quello a cui diventa difficile rinunciarci, come fosse un nuovo acquisto. Così con il Torino, dopo il ritiro e in una notte spartiacque, è Vecino a scardinare la retroguardia granata con un inserimento sotto la Nord, spianando la strada per il 2-0 finale. Una settimana dopo, ecco il Celtic Park. La Lazio va subito sotto ma trova la forza per pareggiare (e nel finale vincere) grazie a Vecino, che si trova al posto giusto nel momento giusto e di testa devia la sponda di Romagnoli: 1-1, palla al centro. Passano tre giorni, all’Olimpico arriva l’Atalanta: un’altra gara determinante per il campionato della Lazio, che in caso di sconfitta sarebbe scivolata a -9 dalla Dea. Due a due il punteggio all’83, quando Vecino - subentrato poco prima - sale in area, raccoglie l’assist di Castellanos e spacca la porta. Tre punti e dieci giorni da sogno per Vecino, adesso impegnato con Bielsa con l’Uruguay. Poi tornerà da Sarri, che ci aveva visto lungo tenendosi Vecino. L’uomo dei gol pesanti.

Lo riporta Tuttomercatoweb.com.

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