Radu e la sua Top 11 della Lazio: "Come modulo scelgo il 3-5-2, ha resuscitato la mia carriera". E come allenatore...
Sulle pagine di Lazio Style Official Magazine il protagonista è il difensore biancoceleste Stefan Radu, che ha composto la propria Top 11 rispetto alla storia della Lazio. Ecco le sue parole: Come potrebbe essere la top 11 dei compagni di squadra più forti avuti? "Non posso dirtela adesso, ho tanti amici qui e qualcuno potrebbe rimanerci male. Facciamo così la faccio quando smetterò". Con quali calciatori che hanno indossato in passato la maglia biancoceleste gli sarebbe piaciuto giocare? "Come modulo scelgo il 3-5-2, ha resuscitato la mia carriera. Scelgo Peruzzi, mi sarebbe piaciuto giocare con Angelo, uno che durante le partite parlava molto. Anche Marchetti era così: non ce la facevo più a sentirlo, fuori dal campo gli dicevo sempre di parlare poco. Però ti aiutava sempre a rimanere concentrato. Come linea a tre scelgo Stam-Nesta-Mihajlovic: Jaap era fortissimo, Alessandro invece l'ho incontrato solo da avversario. Era intelligente, di un'altra categoria, un'icona della nostra storia. Su Sinisa inutile aggiungere altro". E il centrocampo? "In mezzo Simeone, mi piace uno con quelle caratteristiche davanti la difesa, uno alla Lucas Leiva. Come interni Veron e Nedved, sulle fasce Conceicao e Favalli, davanti Mancini e Salas". Sul cileno ha poi aggiunto: "Da ragazzo guardavo sempre i suoi movimenti in area, sapeva farsi trovare sempre al posto giusto al momento giusto". E in panchina? "Dico Cristiano Bergodi. So che non ha mai allenato la Lazio, ma in carriera, soprattutto in Romania, ha sempre fatto bene".