Le dichiarazioni rilasciate al Messaggero dal direttore sanitario della Lazio, Ivo Pulcini, hanno creato diverso scompiglio e non sono passate di certo inosservate, infatti poche ore dopo l'intervista rilasciata al quotidiano romano, la Procura Federale ha deciso di aprire un'inchiesta sulle relative dichiarazioni per chiarire la vicenda. Sarà lo stesso procuratore federale, Giuseppe Chinè, ad ascoltare Pulcini nei prossimi giorni.

Le dichiarazioni shock di Pulcini

Chiamato da Il Messaggero per un'intervista sul caso Bove, il direttore sanitario della Lazio si è lasciato andare a delle dichiarazioni shock:

Nel 2019 io visitai un giocatore importantissimo che adesso sta andando per la maggiore e gioca in questa Serie A. Io non lo ritenni idoneo a giocare a calcio.

Pulcini sull'operazione di soccorso di Cataldi su Bove

La Lazio gli ha insegnato quel primo soccorso, Danilo ha un certificato internazionale dell’Acis American heart association per soccorrere le persone in qualunque situazione di emergenza. La Lazio è stata la prima società in Italia a fare questi corsi di rianimazione cardio-polmonare con l’uso del defibrillatore. Abbiamo iniziato nel 2018 e li ripetiamo ogni due anni per ricordare le tecniche e istruire ogni nuovo arrivato. La nostra associazione,“Un cuore per tutti“, ha poi regalato i defibrillatori ai giocatori, in particolare, quello che la squadra ha sul pullman quando va in trasferta. Inoltre, abbiamo fatto comprare a Lotito un dispositivo cardiologico che si chiama sistema Sds (sudden death screening) e prevede, con 10 anni di anticipo, la morte improvvisa in campo. È fondamentale che tutte le squadre si adoperino per averlo.

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IPA
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