Il Tempo | Lazio, Lotito decida che cosa fare del suo club
Proprio come nel gioco dell’oca, Lotito è ritornato alla casella di partenza. Contestato al suo interno con tanti tifosi infuriati per non aver saputo sfruttare l’ingresso in Champions di due anni fa. Aumentano col passare dei giorni perché, se sono innegabili gli ottimi risultati sportivi conseguiti nella sua gestione, è altrettanto vero che non sia mai riuscito a creare quell’empatia fondamentale con il suo popolo. Lo stadio è di nuovo quasi vuoto, di certo hanno contribuito pandemia, crisi economica e politica dei prezzi sbagliata, ma non si riesce a vedere la svolta.
E, all’alba di un’estate fondamentale visti gli acquisti da fare, col progetto Sarri da riaccendere e una rosa vecchia e stanca da rifondare, sono in molti a chiedersi se il presidente biancoceleste sia in grado di accontentare il tecnico. Servono soldi, investimenti, strategie anticipate, tutte cose sconosciute negli ultimi anni dove si è lavorato molto con le idee cercando di sopperire alla mancanza di soldi grazie alle intuizioni sue e del ds Tare. Fino a un paio di anni fa tutto quasi perfetto, poi si sono sbagliati degli acquisti e forse Lotito si è distratto troppo per la battaglie di politica federale e non solo e per le vicende legate alla Salernitana.
E così, i risultati sono peggiorati ma soprattutto preoccupa il futuro di una società che nelle ultime due sessioni di mercato è rimasta molti giorni bloccata da problemi economici. Serve un cambio di passo, un’accelerazione per far capire che si vuole portare la Lazio in alto e non semplicemente farla sopravvivere, anche se a livelli più che decorosi per quella che è stata la sua storia. Ma i tifosi chiedono di più, a luglio saranno 18 anni di presidenza e molti sono un po’ come quelle persone che, dopo un lungo e stancante matrimonio, vogliono cambiare anche a costo di rischiare di trovarne una peggiore. Lotito provi a parlare al cuore dei laziali, dica la verità sulle disponibilità economiche, pensi un po’ di più alla sua creatura cercando di non risolvere sempre tutto l’ultimo minuto. Altrimenti, si vivrà sempre tra lotte intestine e sogni impossibili. Il Tempo/Luigi Salomone