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Dopo la controversa partita tra Lazio e Bologna della scorsa settimana, oggetto di contestazioni da parte della società biancoceleste a causa di numerose decisioni arbitrali avverse, si erano diffuse voci secondo cui l'arbitro della partita, Fabio Maresca, fosse stato fermato dall'Associazione Italiana Arbitri (AIA) per un turno.

Questo trattamento è considerato dal mondo arbitrale una sorta di bocciatura, una sanzione comminata in seguito a una prestazione oggettivamente negativa e caratterizzata da vari errori. Effettivamente, il direttore di gara originario di Napoli non è stato incluso in nessuna designazione arbitrale, né in Serie A né in Serie B, durante l'ultima giornata di campionato. Tutto faceva presagire a un turno di sospensione.

Tuttavia, tra lo stupore generale, il 26 febbraio, Maresca si trovava a Dammam, in Arabia Saudita, più precisamente allo Stadio Principe Mohamed bin Fahd, per dirigere una partita della Saudi Professional League tra i padroni di casa dell'Al-Ettifaq e la capolista Al Hilal, attuale squadra dell’ex giocatore biancoceleste Milinkovic.

Non è una novità che arbitri italiani arbitrino sporadicamente partite del campionato arabo, che quest'estate è salito alla ribalta grazie all’acquisto di numerosi campioni che si sono fatti attrarre dai dollari sauditi. Per aumentare ulteriormente il valore del campionato, non sono bastati solamente Ronaldo e compagni. I dirigenti del campionato hanno iniziato a coinvolgere arbitri provenienti da tutta Europa per elevare il livello, ad esempio, lo stesso Orsato ha avuto l'opportunità di sperimentare questa esperienza. Lo stimato fischietto di Schio, considerato uno dei migliori arbitri a livello mondiale, ha arbitrato a gennaio 2023 una sfida tra Al-Ittihad e Al-Hilal.

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