Roma-Lazio, la Procura apre un’inchiesta sull’esultanza di Mancini: cosa rischia
Aperta un’inchiesta dopo l’esultanza del difensore giallorosso
Le discussioni seguite al derby non si placano, soprattutto per quanto riguarda le celebrazioni di Gianluca Mancini, decisivo nel match Roma-Lazio con il suo gol e alcuni momenti di esultanza particolarmente vivaci davanti ai tifosi della Roma. Durante l'apertura del nuovo impianto sportivo del Palermo, il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha toccato l'argomento in un'intervista a Sky Sport, dicendo:
"Non ho commenti da fare... Solo che sono stato messo al corrente dell'apertura di un'inchiesta da parte della Procura, quindi è in corso un controllo".
Il giocatore aveva già presentato le sue scuse per l'atteggiamento esuberante il giorno precedente:
"La mia intenzione non era quella di offendere, ho festeggiato con i miei sostenitori e un certo spirito di goliardia è normale. Le partite sono cariche di tensione, ho brandito la prima bandiera che mi è stata offerta ma è tutto rimasto nell'ambito dei festeggiamenti, senza mancare di rispetto a nessuno".
Tuttavia, le riprese video raccontano un'altra storia: si vede il calciatore che si dirige verso la Curva Sud richiedendo esplicitamente la bandiera al centro della controversia.
Cosa rischia ora
Il difensore della Roma rischia una sanzione o una sospensione. Il fatto che faccia parte dei giocatori selezionati per la Nazionale non gioca a suo favore. In precedenza, ci sono stati casi simili, come quello del suo ex compagno di squadra Zaniolo. Dopo un episodio in cui si era lasciato andare in cori dispregiativi nei confronti della Lazio, seguendo la conquista della Conference League, Zaniolo subì un procedimento che si concluse con una multa di 4mila euro. Anche la Roma fu multata per lo stesso importo, a causa della responsabilità diretta nella vicenda. L’accusa è di violazione dell’articolo 4.