Quattro espulsioni, di cui uno verso la panchina della Roma, l'infortunio di Dybala, gli insulti di Mancini all'arbitro e la bottiglietta lanciata a Bove dagli spalti. Petardi, incidenti fuori, recupero che equivale a metà tempo supplementare. Il derby dei veleni lo vince la Lazio, con un rigore di Zaccagni assegnato dal Var, che si qualifica così in semifinale dove incontrerà la vincente di Juve e Frosinone.

La Roma è stata brutta, nervosa e quasi prigioniera di sé stessa; mai realmente pericolosa. La Lazio è stata più brava, più squadra. Non si è fatta prendere dalla frenesia e ha sofferto solo Dybala, uscito al 45' per infortunio. Nei primi 20 minuti del secondo tempo infatti la Lazio ha avuto più occasioni: il rigore causato da Huijsen su Castellanos, realizzato poi da Zaccagni, poi una doppia azione di Vecino con un colpo di testa prima e un tiro finito poco fuori dalla porta dopo.

Nel finale poi è successo di tutto: Pedro ha perso la testa per rispondere a Paredes e si è beccato un doppio giallo e Azmoun ha reagito a Rovella e Orsato l'ha cacciato subito. Non solo, la fine è stata fischiata al 55' e in quel momento Mancini ha insultato l'arbitro, che ha tirato nuovamente fuori il cartellino rosso.

Gazzetta dello Sport
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