A margine dell'evento odierno di presentazione della partnership tra la Lazio e la Regione Lazio il presidente Claudio Lotito ha parlato anche della realizzazione del nuovo stadio. Queste le sue parole: "Ho chiesto al sindaco la disponibilità politica di ha affrontare questo tema, cosa che ha dato. Io circa 20 anni fa presentai un progetto per lo stadio, qualcosa che se si fosse fatto all'epoca ne avrebbe parlato tutto il mondo. Perché era uno stadio che aveva 3 componenti inusuali: il battello da Castel Sant'Angelo, la linea ferroviaria all'interno e lo svincolo autostradale. Ne avrebbe parlato tutto il mondo. Al tempo non è stato ritenuto idoneo. Oggi capisco che ci sono tutta una serie di problematiche. Queste situazioni non hanno trovato corpo, perché gli stadi non sono partiti, allora abbiamo istituito un ufficio preposto alla Lega calcio.  Questo si occupa del territorio, dei progetti. Il Flaminio ad esempio, nel numero dei posti, non è idoneo. La Lazio fa 45 mila posti, così ci deve essere uno stadio con quel numero. Il Flaminio è in grado? Si stanno valutando le prospettive per quello che verrà concesso. Ho fatto una dicotomia tra la questione politica e tecnica. Se si decide che si deve fare, si troveranno le disponibilità. Dipende però anche la disponibilità tecnica: lo stadio al Colosseo non si può fare chiaramente. Ma poi non ci sono chissà quali veti: il Flaminio, sennò, che fa? Rimane così, abbandonato. Però poi ci sono tutta una serie di condizioni attorno allo stadio in sé che devono essere credibili. Non è un sasso lanciato in uno stagno, ma una realtà. Poi se vengono alcuni limiti insormontabili, come il numero dei posti... Non possiamo fare uno stadio da 30.000 persone. Che facciamo? Lasciamo le persone fuori?"

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