Quando si pensa ad Udinese-Lazio, che si giocherà nella prossima giornata di Serie A, la mente dei più attenti ritornerà sicuramente alla partita del 2012, match che rimarrà nella storia per un fatto del tutto insolito, Ma cosa successe? Correva appunto l'anno 2012, era precisamente il 29 aprile, la Lazio di Reja e l'Udinese di Guidolin si giocavano la terza casella della classifica, ultimo posto valido per la qualificazione in Champions (a quel tempo solo le prime 3 andavano in Champions). La partita fu vinta dai friulani per 2-0 grazie alle reti di Di Natale prima e Pereyra allo scadere poi, proprio questo gol rimarrà indimenticabile: infatti dopo un ultimo disperato attacco biancoceleste per cercare di portare a casa almeno un punto, Pereyra parte in contropiede quando si avverte però il triplice fischio: i giocatori della Lazio si fermano, Marchetti si getta persino a terra, ma Pereyra continua a giocare conscio che il triplice fischio sia arrivato dagli spalti e non dal direttore di gara Bergonzi e infatti fu proprio così il fischio finale si era avvertito benissimo, ma era arrivato proprio dalle tribune. Pereyra dunque segna ed esulta, inevitabile il parapiglia finale con i giocatori della Lazio infuriati per quanto accaduto. Se inizialmente l'arbitro Bergonzi, a detta dei giocatori biancocelesti, aveva assicurato l'invalidità del gol con conseguente scodellamento della palla a centrocampo, in un secondo momento conferma la rete e dichiara la fine del match. A questo punto gli animi si scalderanno ancora di più con Scaloni, attuale CT campione del mondo, inferocito e che verrà ammonito, Andrè Dias e Marchetti riceveranno rispettivamente 3 e 4 giornate di squalifica.  Dunque un Udinese-Lazio che rimarrà nella storia per uno dei finali più strani e contradditori di sempre.

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