E' stato il primo acquisto di quest'estate e forse anche quello più discusso dai tifosi biancocelesti: stiamo parlando di Tijjani Noslin. Nato ad Amsterdam il 7 luglio 1999, si è costruito la sua carriera proprio in Olanda: il suo passaggio in Italia, precisamente al Verona, risale alla scorsa sessione invernale di calciomercato. 

Gli scaligeri lo hanno prelevato dal Fortuna Sittard per soli tre milioni di euro. Questo suo primo periodo alla Lazio è stato ricco di alti e bassi: l'espulsione rimediata in Europa League e le diverse prestazioni sottotono, hanno fatto storcere il naso a diversi tifosi, ma allo stesso tempo i suoi gol contro Torino e Genoa si sono rivelati decisivi ai fini del risultato. Deve ancora esplodere in maniera definitiva, ma dalla sua parte ha sicuramente tutto il tempo e le potenzialità per farlo. LazioPress.it lo ha intervistato in esclusiva.

Nell’ultimo anno hai cambiato completamente la tua vita: prima Verona, poi Roma. Come ti stai trovando qui?

“Le grandi differenze tra Verona e Roma sono, ad esempio, il club e i tifosi. Rispetto al Verona è più grande, anche la città; quando esci di casa e vai verso il centro ci sono molte persone che ti riconoscono, per me questa è una grande differenza. Anche giocare per questo club è diverso, a Verona le aspettative non erano così alte, ora importa vincere ogni partita e anche io spero che questa squadra sia sempre al massimo delle proprie capacità”.

Hai trovato delle difficoltà?

“Sì, è stato difficile ma passo dopo passo sono arrivato qui”.

noslin

Sei arrivato qui perché ti ha voluto mister Baroni che già ti conosceva a Verona. Qual è il vostro rapporto?

“Il mister parla molto con me, anche il suo vice, Fabrizio (Del Rosso, ndr) perché conosce bene l'inglese a differenza del mister che ha qualche difficoltà (sorride ndr). Tentano sempre di aiutarmi da quando ho lasciato Verona. Il mister vuole che io sia nella mia forma migliore perché pensa che io possa raggiungere ottimi risultati; mi serve tempo e lo sa anche lui, tuttavia mi sta accompagnando passo dopo passo, in modo tale che possa arrivare a giocare tre volte a settimana ed essere d’aiuto il più possibile alla squadra. Conosce la mia qualità e penso sappia che posso fare davvero la differenza per la Lazio. Per adesso non sta andando benissimo ma piano piano riuscirò a fare bene, sto lavorando duramente e il mister mi sta aiutando giornalmente parlandomi, spronandomi e migliorando la mia posizione; si aspetta molto da me”.

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