La giocatrice della Lazio Women, Federica Savini, ha rilasciato un'intervista a temafootball24.wordpress.com. Il difensore biancoceleste ha parlato della sua esperienza a Roma, del suo rapporto con il mondo del calcio a livello professionale e i suoi futuri obiettivi.

Cosa è per te il calcio? Quale è il tuo rapporto con esso? Cosa ti ha spinto a diventare calciatrice? "Il calcio per me è un’ossessione, è la cosa che amo di più al mondo e tutto il resto gira intorno ad esso. Penso che sia nato insieme a me il desiderio di giocare a calcio; è nel mio DNA".

Quale persona ha avuto grande influenza nella tua carriera fino a questo momento? Perché? "Mio padre faceva l’allenatore e, nonostante non mi abbia mai condizionata, ho sempre ritenuto imprescindibile il suo giudizio alla fine di ogni partita, perché penso che ciò che dice lui sia davvero l’esatto commento imparziale, quindi non vedo l’ora di sentire cosa dice".

Che ricordo hai del tuo “debutto” in campo con la tua attuale squadra? Cosa hai provato? Senti la pressione del pubblico? "In realtà non ricordo esattamente la mia prima partita con la Lazio, sono passati davvero molti anni. So solo che ogni volta sembra la prima volta, anche se la consapevolezza è davvero maggiore adesso. Il pubblico mi carica: sia di casa, che nemico".

Quale è il tuo ruolo preferito in campo? Come ti senti in campo? Quali sono i tuoi idoli (maschili e femminili)? "Difensore centrale, a volte mediano. Nesta e Pirlo, senza dubbio, sono i mie idoli".

Secondo te quale è l’aspetto migliore dell’essere calciatrice? E quale è il comportamento dentro e fuori dal campo che bisognerebbe tenere per essere una grande professionista? "L’aspetto migliore è che per arrivare dove siamo ora abbiamo dovuto tirare fuori un bel carattere, una grande determinazione e una follia che a pensarci fa paura, per tutti i sacrifici fatti e che tuttora facciamo. Dico sempre che come sei in campo, sei nella vita".

MapaSportsAgency: cosa hai pensato quando sei stata contattata? Quale è stata la tua prima impressione? "Sono rimasta sorpresa e anche contenta. Ho pensato che fosse un gruppo davvero professionale e appassionato".

Cosa ti ha spinto a scegliere MapaSportsAgency e cosa ti ha incuriosito di più? Cosa ti ha convinta? "La passione che ho percepito mi ha spinto ad accettare la collaborazione".

Cosa ti aspetti da MapaSportsAgency? "Mi aspetto un lavoro fatto di passione su un mondo che amiamo, cioè il calcio".

Quali sono i tuoi obiettivi futuri? Sia fuori dal campo ma soprattutto dentro al campo? "Il mio obiettivo è sempre quello della squadra; spero che continuiamo a fare bene come stiamo facendo e fino all’ultimo lotteremo con tutta la nostra forza".

Ci aiuti a dare un calcio contro i pregiudizi? Contro la violenza sulle donne? "Per combattere i pregiudizi bisogna aprire le menti: serve cultura, equilibrio, empatia. Non è facile, ma piano piano riusciremo a rendere tutti più delicati".

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