Il Messaggero | L'intervista a Boksic: "Il più forte di tutti. Era Sinisa l'alieno"
Sinisa Mihajlovic ci ha lasciato venerdì pomeriggio e per il gruppo della Lazio a cavallo del 2000 è come se il tempo si fosse fermato. Ai microfoni de Il Messaggero ha trovato la forza di parlare Alen Boksic, che ha condiviso con lui due stagioni a Roma, sponda biancoceleste.
DOLORE - "Sapevo che non stava passando un momento semplice, ma andarsene così presto non è giusto. Lo ricorderò sempre come un grande uomo. Non ho parole, sono molto dispiaciuto. Non lo avevo sentito di recente, ma mi stavo informando sulla sua situazione tenendomi in contatto con un suo amico."
RICORDI - "Mihajlovic mi evoca tanti ricordi. Di recente sono anche tornato a Roma, una città che mi fa pensare sempre a bei momenti e alle vittorie ottenute ovviamente accanto a Sinisa. Me lo ricorderò sempre come una persona eccezionale, un grande uomo. Senza dimenticare quanto era forte sul campo. Ma guai a pensare solo al suo gran mancino, lui era forte in tante cose. Grazie a lui anche i difensori hanno iniziato a segnare e tirare le punizioni. Era un grande campione, è stato un piacere combattere in tante partite fianco a fianco."
MILINKOVIC - "Seguo ancora la Lazio, anche se sono lontano mi interesso sempre. E' un club al quale sono molto affezionato. Questa seconda stagione con Sarri sta andando bene, peccato per l'eliminazione dall'Europa League. Poi c'è un fuoriclasse come Milinkovic... L'ho visto di recente, ma non gli ho consigliato nulla per il futuro, non me la sono sentita di influenzarlo. Lui e il suo entourage sanno qual è la scelta migliore. E' un calciatore che è cresciuto tanto, ora è tra i migliori centrocampisti in circolazione. Non mi stupisco dell'interesse di squadre importanti, ma in questi casi è meglio pensare solamente al campo. Per il futuro si vedrà."