Leggo | Tifosi biancocelesti, trasferta vietata e offese dal Marsiglia. Lotito duro: «Inaccettabile»
Doveva essere una semplice partita di Europa League alla fine Marsiglia-Lazio si è trasformato in un caso diplomatico. Che la trasferta fosse vietata ai tifosi ospiti, così come avvenuto nella gara che si è giocata all'Olimpico, lo si sapeva da settimane ma a far discutere è stata la nota del ministero degli Interni francese che ha vietato la trasferta ai laziali a causa del comportamento violento di certi gruppi di tifosi che regolarmente creano problemi nei centri cittadini e nei dintorni degli stadi dove si gioca. Il Ministro degli Interni Gerald Darmanin poi cita l'abitudine di alcuni supporter biancocelesti di intonare canti fascisti e di fare il saluto nazista. Accuse pesanti e poco gradite alla Lazio che ha preso posizione contro quella che ritiene essere una inaccettabile offesa gratuita a tutta la tifoseria biancoceleste e alla società stessa, che ha sempre combattuto con azioni concrete i comportamenti violenti ed ogni tipo di discriminazione, dentro e fuori gli stadi, si legge nella nota del club di Lotito. La Lazio sottolinea inoltre che ha sempre posto in essere iniziative tese a promuovere i principi valoriali dello sport ricordando come peraltro la violenza negli stadi è un fenomeno purtroppo ancora diffuso e preoccupante, a partire da quanto è accaduto recentemente proprio al Velodrome di Marsiglia. Una presa di posizione quella francese, poco gradita ai tifosi della Lazio ma anche alla stessa Uefa anche perché nell'ultima trasferta dei laziali a Marsiglia del 2018, furono proprio i tifosi francesi a mettere in atto una vera e propria caccia al laziale con diversi scontri ed aggressioni proprio contro i sostenitori biancocelesti. Ieri sera Fratelli d'Italia tramite il presidente Giorgia Meloni ha chiesto l'intervento del Governo e del Premier Draghi parlando di pericoloso precedente. Leggo\Enrico Sarzanini