Cds | Sarri e la Lazio, assalto a Gasp: e Lotito carica
Atalanta 36 punti e 4ª posizione in classifica. Lazio 34 punti e 6ª posizione in classifica. In mezzo c’è la Roma, ma Sarri prepara la sfida nel silenzio che lo contraddistingue, senza tante parole a effetto. Il primo obiettivo del mister è quello di sorpassare il Gasp, ma la sfida presenta diverse insidie. La compagine biancoceleste in questo campionato si è ritrovata sempre a inseguire: questo di oggi rappresenta un grande bonus per provare ad accorciare sulla corsa Champions, ma non ci arriva con i favori del pronostico viste le condizioni tecnico-mentali che sta attraversando e , soprattutto, l’Atalanta in casa è un rullo compressore. I bergamaschi hanno conquistato 25 punti dalle 11 gare interne, mai così bene nell’era dei tre punti (eguagliato il campionato 1996-97).
La Lazio invece arriva a questa partita con il noto problema del vuoto offensivo che sta caratterizzando questa stagione: 3 tiri in porta negli ultimi 3 match (Lecce, Inter e Napoli). I colpevoli però non sono solo gli attaccanti ma tutta la manovra della squadra che non fa lavorare bene i centrocampisti, i quali non si inseriscono, non offrono sbocchi alternativi e non mandano in porta i compagni.
Nonostante questo, la Lazio negli anni ha imparato a contrastare la furia-Dea: i biancocelesti sono imbattuti in 5 degli ultimi 6 confronti (3 vittorie, 2 pareggi). Al Gewiss Stadium poi, ha evitato il ko nelle ultime 3 partite (2 vittorie, 1 pareggio). La banda di mister Sarri può contare su due successi consecutivi in trasferta, un filone di 5 partite in campionato da imbattuti e una solidità difensiva ritrovata. Sono questi gli aspetti positivi da analizzare e tenere a mente. L’Atalanta in campionato non sta facendo benissimo negli scontri diretti (5 punti su 36 conquistati con squadre della metà alta del campionato) e può essere un ulteriore elemento da prendere in considerazione.
Lotito intanto si è fatto vivo nella giornata di ieri a Formello. Il non-mercato può aver abbassato le motivazioni di un gruppo che non sembra più esserne carichissimo, ma il presidente si è fatto sentire cercando di motivare la squadra. Il mese di febbraio sarà cruciale per capire la piega che prenderà il campionato della Lazio.
Corriere dello Sport