Alla vigilia del match valido per le qualificazioni a Euro2024 tra Inghilterra e Italia, il tecnico degli azzurri Luciano Spalletti ha presentato la gara in conferenza stampa. Queste le sue parole: “Noi abbiamo fatto di tutto per avere delle risposte importanti, non c'è qualcosa di preciso se non giocare un calcio libero, un calcio fatto di fluidità e personalità, un calcio moderno come va fatto ora. Sì, questa può essere anche la partita di Scamacca" “Se la finale dell'Europeo può dar qualche spunto? Quella finale lì come tutti ciò che amano il calcio ero lì a vederla, quella è stata una storia unica per chi l'ha vissuta e meritarla. Sarebbe ingiusto fare dei paragoni, rimarrà unica. Vogliamo ispirarci a ciò che è successo in quella gara lì e magari farla diventare questa la nostra storia, facciamo sì che diventi la nostra identità. Faremo di tutto. Vogliamo andare al confronto con la realtà, non ci siamo riempiti la testa di pensieri spaventosi. La realtà ci dirà di che livello siamo" "Possesso? Sì, passa tutto da lì. Come criterio se noi riusciamo a tenere la palla più di loro abbiamo più possibilità di vincere la partita. Poi ci sono coloro che la pensano diversamente, che non vogliono dare spazio alle spalle della linea per giocare in campo aperto. Però per ciò che si vede oggi in un confronto europeo vince di più chi gioca tenendo palla. Questa è un'idea che mi trova d'accordo" "Tonali e Zaniolo, se provo rabbia nel non averli a disposizione? Io non chiedo niente di più di ciò che ho a disposizione per questa partita. Quando si allena una Nazionale si ha la possibilità di prendere tutto ciò che vogliamo e l'Italia mette sempre a disposizione cose interessanti che permettono il confronto con chiunque. È chiaro che poi ci sono risultati che a volte non vanno come vorresti, ma rimane sempre una forza a disposizione che ci permette di giocare il calcio che vogliamo. Questa settimana ho visto grande attenzione, la testa sul pezzo. Ho visto grande ordine nell'andare a preparare la partita, sono molto fiducioso per ciò che sarà la nostra prestazione. In merito a questa disavventura che tutti abbiamo subito e ha colpito qualche giovane del nostro calcio è una cosa che ci dispiace, ci fa male. Erano giocatori forti, ma come già detto abbiamo l'obbligo di andare avanti, di tenere in considerazione se questi ragazzi avranno una reazione corretta a ciò che gli è successo e di conseguenza riportarli dentro perché sono giocatori forti. Ma non dipendiamo da loro come risultato che riusciremo a fare in partita". "Sì è stato un trauma per la squadra, ci siamo ritrovati ad avere le autorità quasi dentro lo spogliatoio. Ci siamo rimasti un po' male, sorpresi. Però abbiamo avuto una giornata intera da quando li abbiamo salutati e in molti siamo andati ad abbracciarli prima che tornassero ai loro club, alle loro abitazioni. I ragazzi coinvolti erano distrutti: quando poi un gruppo sta insieme e vive le partite come una Nazionale si creano sempre relazioni importanti. Le relazioni sono la seconda cosa che si porteranno dietro nella vita, oltre che i risultati. Penso che questo sia un vizio che può succedere tra i giovani, noi ci siamo impegnati nel dire a loro molte cose e continueremo a seguirli per dargli la possibilità attraverso delle notizie e delle conoscenze per quello che per loro è il divertimento più importante".

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