Marco Ballotta, ex portiere biancoceleste dal 1997 al 2000 e dal 2005 al 2008, si è raccontato in esclusiva a Dotsport

L'estremo difensore campione d'Italia con la Lazio nel 2000, ha colto l'occasione per parlare dell'allenatore che gli fece vivere i momenti più alti della sua carriera, ovvero Sven Goran Eriksson, oggi presente all'Olimpico in occasione dell'ultimo match del campionato contro il Sassuolo. L'allenatore svedese, che sta combattendo da tempo contro un brutto male, avrà finalmente l'opportunità di riabbracciare il suo amato popolo biancoceleste, lo stesso popolo che, grazie alle sue gesta in panchina, ha fatto esplodere di gioia con la vittoria di uno Scudetto, 2 Coppe Italia, 2 Supercoppe Italiane, 1 Coppa delle Coppe e di una Supercoppa Europea. Grazie a questi traguardi prestigiosi, è entrato ufficialmente nell'olimpo biancoceleste diventandone il tecnico più vincente di sempre.

Di seguito le parole di Ballotta:

Sven era un grande gestore. Potevamo vincere un po’ di più, ma lui era l’ideale per quella squadra

Lo aiutava in panchina:

Avevamo solo nazionali, quindi gestire non era facile. A Eriksson davo una mano in panchina, avevamo un bel rapporto. A volte gli facevo notare delle cose, perché credo che un allenatore, essendo concentrato su alcuni aspetti, possa perdersene altri. Quindi un altro punto di vista era interessante

Pochi rivali:

Aveva una fiducia estrema nei miei confronti. Sentivo la sua fiducia. Oggi quella squadra avrebbe pochi rivali. Già all’epoca eravamo fra i migliori d’Europa, ma oggi secondo me ora il nostro livello sarebbe ancor più alto

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