La Lazio, questa sera, tornerà a giocare in Champions League. L'ex calciatore biancoceleste, Néstor Sensini, è intervenuto ai microfoni di Gianlucadimarzio.com. Queste le sue parole:

"Entrare con la bandiera a forma di pallone in mezzo al campo e con quella musica sono cose bellissime e stasera giocatori e tifosi dovranno godersi questo momento. Mi ricordo soprattutto una partita col Marsiglia in trasferta. Avevamo vinto l’andata e il ritorno ai gironi, poi siamo stati eliminati dal Valencia ai quarti, ma quella squadra aveva il potenziale per andare avanti.

L’inizio di stagione della Lazio non è stato dei migliori, dopo il bel campionato dello scorso anno. Sono le prime partite, ma ora in coppa sarà diverso: sarà più impegnativo, ci saranno stimoli diversi e  può essere l’occasione per rialzarsi. La Lazio deve farsi forza di iniziare con una grande in casa e spero che possa cominciare bene. L’Atlético è un rivale duro, al di là della sconfitta col Valencia. Il Cholo sta facendo bene ed è sempre difficile affrontare le spagnole.

Milinkovic? Quando vanno via dei giocatori forti e ne arrivano altri, di solito ci vuole sempre un po’ di tempo. Ai tifosi della Lazio serve pazienza, la squadra è buona e l’allenatore è forte. In campionato credo che si riprenderà presto, in coppa invece dovrà approfittare dei tanti stimoli.

Castellanos? L’ho visto giocare in MLS dove ha fatto molto bene, poi si è confermato in Spagna. Il calcio italiano è diverso, secondo me deve un po’ adattarsi perché per una punta non è facile. Ha delle qualità, ma dovrà avere il tempo per dimostrare di essere da Lazio. Immobile è forte, ma per quello che ho visto Castellanos può far vedere tante cose e magari ci sarà l’occasione anche per vederli insieme in qualche situazione. Noi in Argentina avevamo Crespo-Batistuta che insieme hanno giocato solo qualche minuto perché Bielsa giocava con una sola punta.

Simeone? Non l’ho sentito di recente, ma lui ci tiene tanto quando affronta le sue ex squadre, soprattutto se si tratta della Lazio: ha legato con la gente e ha vinto campionati e coppe. Quando c’ero anche io alla Lazio ricordo che era uno dei più amati insieme a Nesta. Abbiamo vissuto dei momenti bellissimi: siamo riusciti a vincere e a dare tante gioie ai tifosi. Mi ricordo che quando stavamo per vincere lo scudetto eravamo tutti riuniti con la radiolina ad ascoltare la Juve che giocava a Perugia, eravamo nella palestra vicino allo spogliatoio e il Cholo era molto nervoso e ansioso. Un po’ come lo vedi oggi durante le partite, ma perché lo vive con tanta passione e ci tiene sempre a vincere".

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