Proietto
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La Lazio di Mister Baroni affronterà la Fiorentina il 22/09 allo Stadio Artemio Franchi. Per parlare di questo match è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni un doppio ex: Luciano Zauri, che ha indossato la maglia bianco-azzurra per sei stagioni e mezzo. La Lazio lo ha acquistato nel 2003 dai bergamaschi e, a seguito dell'addio di Massimo Oddo, nel gennaio dello stesso anno, è diventato capitano della prima squadra della Capitale. Ha indossato la fascia sino al suo primo temporaneo addio ai biancocelesti nel 2008. Zauri, in prestito alla Sampdoria, torna alla Lazio per la stagione 2011/2012. Nel 2013 viene  però ceduto a titolo definitivo al Pescara, dove gioca per un'altra stagione prima del ritiro dall'attività agonistica.

Curva Nord
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La sua carriera e trofei vinti con l'aquila sul petto

Il calciatore classe ‘78 ha collezionato 30 presenze e 3 reti con la maglia biancoceleste alla sua prima stagione. Nella sua prima annata, oltre a debuttare in Champions League, conquista anche il primo trofeo da professionista, la Coppa Italia vinta al Delle Alpi contro la Juventus. Di seguito le sue parole:

Sei stato un ex giocatore sia della Lazio che della Fiorentina. Le due squadre si affronteranno il 22 settembre allo Stadio Artemio Franchi, che partita ti aspetti?

"La Fiorentina vuole migliorare il suo bottino casalingo, dovrà cercare di capire che  tipo di campionato vuole fare e dunque, per via della classifica particolare, sarà una partita molto importante contro una squadra, sulla carta, abbastanza simile come valori. Sarà più difficile sicuramente per la Fiorentina perché la Lazio è una squadra molto organizzata che ha ambizioni Europee e che dunque vorrà fare un percorso importante. Le soste ogni 3-4 partite fanno si che, ciclicamente, si possa mettere mano su ciò che c'è di sbagliato. Fiorentina e Lazio sono due squadre che si affronteranno per cercare di capire che tipo di percorso vogliono fare. Mi aspetto una partita tattica e ricca di gol.

 

Quando giocavi tu, la serie A, era ricca di talenti. Quali sono stati gli attaccanti che ti hanno messo in difficoltà? 

“Quando giocavo io, la serie A, era formata da grandissimi campioni. Ogni squadra di calcio aveva uno o due top. Nelle grandissime squadre: Milan, Inter, Juventus, Napoli che ancora oggi recitano ruoli da protagonista ce ne erano tantissimi. Fare solo un nome è riduttivo, posso citarne alcuni: Batistuta, Rui Costa, Kakà, Totti, Del Piero, Fico, Baggio. Questa lista sarebbe veramente molto lunga.”

Quale deve essere l’obiettivo della Lazio per questa stagione? 
 

“La Lazio è una squadra “nuova” sia dal punto di vista del tecnico che dei calciatori. Credo che con la sua rosa possa piazzarsi tra il quinto e il settimo posto in classifica. Dipenderà anche da quanto tempo, i nuovi acquisti, ci metteranno ad ambientarsi. Penso che la Lazio sia una buonissima squadra che potrà competere per l'Europa League ma non per la Champions.”

Molto scalpore ha creato la cessione di Danilo Cataldi, ex biancoceleste con fede Laziale, come pensi affronterà questa partita? Meritava la fascia da capitano a Roma? 

“Credo che ormai non bisogna più pensare a quanto un giocatore sia tifoso ma a quanto può essere utile per la squadra durante tutta la stagione. Evidentemente hanno valutato che Cataldi non potesse essere utile per questa Lazio e hanno fatto sì che andasse via nonostante le cose buone fatte in biacoceleste.”

Cosa ne pensi dei nuovi acquisti della Lazio? 

"I nuovi acquisti sono tutti interessanti. Dia e Tchaouna sono attaccanti molto buoni, Tavares è interessante. Sono tutti particolari e devono commisurarsi con l'Olimpico che non è assolutamente semplice ma sono giocatori che hanno talento e speriamo riescano a metterlo a disposizione della squadra."

Mister Baroni, secondo te, è l’allenatore giusto? 

“Secondo me il Mister Baroni rappresenta una delle certezze di questa squadra. In qualsiasi panchina si è seduto, ha fatto bene. Baroni è un allenatore preparato, organizzato e molto serio che lavora tanto e bene. Speriamo che, allenatore - squadra - società e tifosi trovino la giusta linea comune per poter fare bene.”

Quale è stato il gol più importante in biancoazzurro? E con la maglia della Fiorentina?

“Con la Lazio il primo anno ho addirittura fatto 3 gol. Quello con l'Inter, il 2-1 sotto la Curva Nord, rappresenta una delle emozioni più belle vissute con la Lazio. Anche il gol fatto in Champions League contro l'Olympiakos è stato bellissimo. Non mi capitava spesso di fare gol, ma quando succedeva era davvero una gioia immensa. Questi due per me sono i più belli fatti con la maglia della Lazio. A Firenze invece ne ho fatto soltanto uno che però ha rappresentato un pò la certezza di quella stagione. Dovevamo qualificarci per la Champions League e feci il 3-1 a Lecce chiudendo la partita.”

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