TuttoSport | Lazio, assalto al Porto: Ciro c’è
Il ruggito del leone per evitare di subire altri gol e gli occhi della tigre per cercare di farne almeno due, quelli che servono per eliminare il Porto e volare agli ottavi di finale di Europa League. La Lazio alla seconda prova di portoghese all 'Olimpico domani sera potrà disporre di due ritorni eccellenti. Contro la squadra dell'ex Sergio Conceiçao, rientrano Francesco Acerbi in difesa e soprattutto Ciro Immobile in attacco. Il rientro del capitano era nell'aria, dovrebbe essere nuovamente risultato positivo al Covid (lo era stato anche a cavallo di Natale), rimanendo fuori sia nel match contro il Porto che contro l'Udinese in campionato. Si attendono gli esiti dei tamponi di oggi ma il giocatore è guarito ed è pronto a riprendersi maglia e fascia da capitano. Senza di lui, Sarri si era dovuto adattare sui falsi nueve. Prima Felipe Anderson, poi Cabral dopo l'uscita di Pedro dalla sfida con l'Udinese. Lo spagnolo è la nota negativa di questi ultimi due giorni. Ha riscontrato una lesione muscolare tra tendine e tibia, difficile un suo recupero prima di un mese. Un'assenza che fa del rientro di Immobile una manna dal cielo, anche se ora il tecnico toscano dovrà gestire le rotazioni di tre giocatori per due maglie. Se dopo Immobile il posto garantito al momento ce l'ha Mattia Zaccagni, il terzo “incomodo" (che invece può venire a fare molto comodo) è proprio quel Jovane Cabral che al termine del mercato di riparazione era stato l'unico vero acquisto dei biancocelesti. L'esordio a Udine al posto di Pedro è stato più che positivo. Niente di eccezionale ma a giudicare dalla personalità del ragazzo, a Sarri poteva andare molto peggio. Verrà utile, così come sarà utile avere un Patric in più su cui contare in difesa dopo le recenti buone prestazioni. Ma certo, con Francesco Acerbi a comandare la retroguardia è tutto più facile. Soprattutto per Luiz Felipe che nelle ultime sfide ha tradito una certa insicurezza specie in marcatura. Il centrale era fuori da Lazio-Empoli del 6 gennaio e il suo infortunio era arrivato al termine di una fine di 2021 in cui aveva vissuto l'inasprirsi del suo rapporto con la tifoseria. Domani sera però c'è poco da farsi la querra in casa, serve vincere (almeno 2-0). E l'Olimpico può dare una spinta in più: si va verso le 30.000 presenze, un'ondata che si farà sentire. Specie dal grande ex che ha sempre dichiarato il suo amore per i colori biancocelesti. TuttoSport/Simone Di Stefano