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Primi anni 90, per l'esattezza il derby in questione risale a ben 32 anni fa. Lazio-Roma, terminò 1-1. Senz'altro un amarcord dal sapore speciale. Erano i tempo che in squadra si potevano avere solo tre giocatori stranieri, il calcio giocato era diverso, l'economia calcistica che girava attorno al pallone era tutta un'altra storia e sopratutto i derby romani, in termini di risultati, avevano altra forma e altre statistiche. In quegli anni dominava il pareggio con pochi reti, le statistiche parlavano chiaro e difficilmente si vedevano derby avvincenti e dal calcio spettacolare. Spesso a dominare era la noia e il tatticismo a livello estremi, sembrava quasi che quello che provavano i tifosi sugli spalti veniva trasmesso in campo da un viscerale filo conduttore e quindi, partite tese, timore di perdere e zero rischi da correre. Quel giorno l'eroe nonchè protagonista fu Paul Gascoigne, fu lui a segnare a pochi minuti dal termine la rete del pareggio, con un colpo di testa casuale, dal nulla, dopo un sinistro pennellato da Beppe Signori dalla tre quarti di campo.

Il match

Tanto calore sugli spalti per un calcio vecchia maniera cambiato in ogni senso ma di certo non nelle tifoserie di un derby caldo come quello romano. La sfida sembra una partita a scacchi di quelle interminabili dove i due avversari sembrano studiarsi e coprirsi per evitare di correre rischi. Tanti i falli, spesso tattici, nella zona di centrocampo per spezzare il nascere di azioni potenzialmente pericolose. Su tutti in campo spiccano due giocatori, un biancoceleste e un giallorosso. Il primo era un talento che stavo sbocciando, Beppe Signori, ogni palla conquistata era una minaccia per gli avversari per come trattava e accarezzava la sfera con il suo piede sinistro. Dall'altra parte c'era Giuseppe Giannini, fantasista numero 10 idolo dei tifosi giallorossi. La partita scorre in maniera equilibrata e senza grosse emozioni. E' il minuto 48 quando un'azione rocambolesca regala il vantaggio ai giallorossi con Giannini. A quel punto la Roma si chiude, la Lazio ci prova più volte, tante palle in area ma nulla che fa pensare ai biancocelesti vicino al pareggio. Ecco però che al 41simo il giocatore più talentuoso va a fare la differenza, Beppe Signori calibra un cross in area e l'inglese Gascoigne incorna battendo Zinetti, immobile tra i pali. L'esultanza è pazzesca, sotto la nord con un pubblico che esplode per il pareggio conquistato a pochi istanti dal termine.

La classifica 1992/1993

Erano i tempi dei 2 punti per ogni vittoria. La Lazio stava crescendo mentre la Roma era nettamente in fase di calo. I biancocelesti chiusero quell'anno a 38 punti, quinti in classifica. Ben diverso il discorso per i giallorossi, un deludente decimo posto in classifica con 33 punti conquistati.

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