Tale andata, tale ritorno. La Lazio batte 2-0 il Sassuolo e si riprende il secondo posto, per poche ore occupato dalla Juventus che aveva vinto in casa con il Lecce. Decisivo il gol di Felipe Anderson, che ha sbloccato la gara e che ai neroverdi aveva segnato anche a Reggio Emilia. Il brasiliano è alla 12ma marcatura stagionale (suo record personale) e ha così raggiunto Immobile (uscito nervoso perché non è riuscito a incidere e all’Olimpico in campionato non segna dall’11 settembre) come miglior cannoniere della squadra, coppe comprese. Quello di Felipe Anderson è un gol pesantissimo, anche perché permette alla Lazio di allungare sul quinto posto (prima di questo turno di campionato era a +4, ora a +6), e, a poche giornate dalla fine, non è un particolare di poco conto. Nei minuti finali si respiravano tensione e paura. Si temeva il pareggio del Sassuolo, ma il gol, il suo primo in serie A, lo ha invece realizzato Basic (aveva già segnato in Europa League l’anno scorso). Importante, per acquisire fiducia, anche il fatto di aver mantenuto la porta inviolata (19esima volta in campionato per Provedel, a -1 dal record biancoceleste di Martina, ottenuto però in B): la squadra aveva incassato 5 reti nelle ultime 4 giornate di campionato, motivo per il quale anche la difesa doveva dare una risposta. «L’abbiamo vinta di testa - ha detto Felipe Anderson -. Sarri ci ha detto su cosa lavorare, cosa avevamo sbagliato e abbiamo reagito. Dobbiamo continuare così, concentrandoci su una partita per volta. Se dovessimo arrivare in Champions raggiungeremmo un traguardo eccezionale. Sto vivendo la miglior stagione della mia vita». Il brasiliano, che aveva segnato sia all’andata che al ritorno pure all’Inter, può terminare la settimana perfetta colpendo anche sabato, di nuovo a San Siro, contro il Milan, proprio come fatto nel primo scontro diretto stagionale. Contro i rossoneri, fra l’altro, mancherà sicuramente Cataldi, che ieri si è presentato all’Olimpico ancora in stampelle. «Praticamente impossibile che riesca ad esserci», ha detto. In fortissimo dubbio anche Vecino, uscito prima della fine del primo tempo per un problema alla coscia destra. Corriere della Sera/Elmar Bergonzini

Leggo | Fa festa solo la Lazio
Argentina U20, diramata la lista dei convocati: le scelte di Mascherano