Il Messaggero | Sow? Non basta, Sarri vuole Ricci
Troviamo un compromesso. Sceglie Lotito, ma ora su almeno un nome Sarri andrà accontentato. Sow ha gamba, tecnica, dinamismo e può far tutto a centrocampo, ma non è quel Ricci che il tecnico avrebbe voluto e vuole ancora in regia a ogni costo. Mentre la Lazio martedì chiudeva per il centrocampista dell’Eintracht a 14 milioni più 2 di bonus, Maurizio parlava ancora in albergo solo del “suo” play italiano. Il Torino ha rifiutato di nuovo 15 milioni più 5 di bonus, Lotito ha deciso di chiudere per il 26enne svizzero con lo stesso moto d’orgoglio con cui, dal pomeriggio alla sera, due settimane fa aveva virato da Sanabria a Castellanos. Sarri è di nuovo spiazzato e infastidito, non tanto per il colpo, comunque esperto e da Champions, quanto per le caratteristiche di questo mediano box-to-box, abituato a giocare a due nel 3-4-2-1. Ieri c’è stato un confronto con il club, Sarri è stato rassicurato o forse tenuto buono. Sow arriverà nel fine settimana per le visite mediche (non c’è una data precisa perché ieri a mezzanotte e mezza non erano ancora arrivati i documenti da Francoforte) e la firma sul quinquennale da 2,5 milioni più bonus non è in dubbio. Non verrà bloccato il suo sbarco, ma la promessa è che verranno fatti altri tentativi per Ricci sino all’ultimo. Intanto è giusto far sapere che la Lazio non ha più bisogno urgente di un vertice basso affinché Cairo non possa tirare sul prezzo (25 milioni) all’infinito. Ma è ancora tutto in ballo: Sow d’altronde può giostrare anche da mezz’ala e sostituire eventualmente uno fra Basic e Marcos Antonio, sondati all’improvviso dalla Spagna e non solo.
IL DOPO MILINKOVIC - Si gioca strategicamente a incastro. Questo però rischia di compromettere seriamente il tesseramento di Zakharyan, bloccato dalla Lazio a 11 milioni più bonus, ma restio all’idea di essere poi “parcheggiato” altrove per poi essere ripreso: non a caso ieri l’enfant prodige russo ha dato via libera ai nuovi colloqui con il Genoa e un altro club europeo. Non si vuole intasare l’unico slot da extracomunitario rimasto. Già, perché Sow non sarà il dopo Milinkovic, in ogni caso. Sarri ha richiamato di nuovo Zielinski, ma il lumicino di riabbracciarlo a Formello si sta pian piano spegnendo. Ieri il Napoli ha già sventato un nuovo assalto da 20 milioni più 5 di bonus. Lotito ci ha ri- provato, ma ormai è certo: «Tanto non verrà da noi e io ho in mente un colpo che lascerà tutti di stucco». È top secret, presumibilmente ancora all’estero. Kamada ha detto no. Torna di moda il nome di Sucic del Salisburgo: in Austria parlano di un’offerta da 15 più il 20% sulla futura rivendita del croato, fermo però ai box da marzo per un’operazione al ginocchio. Ieri c’è stato un nuovo contatto con la Pimenta per Samardzic, che non convince però Sarri per l’andamento compassato. Speriamo che stavolta Lotito faccia davvero felice Maurizio, che aveva indicato l’ex pupillo Hudson-Odoi sull’esterno. Dopo la modifica del regolamento sui calciatori provenienti dal Regno Unito, sarebbe ancora più facile l’affondo con il Chelsea in prestito con obbligo di riscatto, ma la Lazio non è convinta delle condizioni fisiche dell’inglese, sotto tono e spesso infortunato nell’ultimo biennio, e sta tergiversando. A tal punto che ora Callum sarebbe pronto a dire sì al Fulham al più presto. Lotito non ha mai perso di vista Karlsson, con l’Az Alkmaar c’era un principio di accordo. Il sogno di Sarri resta Berardi e ora il dg Carnevali prova a ravvivarlo: «La Lazio non ha fatto nessuna offerta. Se arrivasse, la valuteremmo». Non è la priorità il terzino sinistro, ma ora agosto è vicino: la Lazio sembra aver mollato Luca Pellegrini, ma in realtà spera che la Juve - Nizza e Milan permettendo - ceda al rinnovo del prestito sul gong. Sono stati offerti Valeri e Doig, ma non c’è stato un affondo. In porta Lotito ha assicurato: «Resta Maximiano». A meno che l’Almeria non faccia sul serio e metta almeno 8 milioni sul tavolo. Verrebbero immediatamente dirottati su Audero. Il Messaggero/Alberto Abbate