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“Del doman non v'è certezza” scriveva Lorenzo de' Medici nel lontano XV secolo ed è la situazione che sta vivendo la Lazio in questo momento: con un allenatore nato come vice di Sarri, che ha dato la disponibilità a rimanere fino a giugno nonostante le dimissioni di Mau, ma con il suo staff pronto a dimettersi, tra chi lo ha già fatto e chi lo farà dopo la trasferta di Frosinone di sabato. L'ambiente intorno alla squadra, inoltre, è furente con parole al veleno contro i ”senatori" di questa squadra, rei di aver abbandonato Sarri e non mancano poi le critiche alla società. 

Intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni il grande ex giocatore della Lazio, Luigi “Gigi” Corino, si è espresso sulla surreale situazione che la nostra Lazio sta vivendo. Forte il richiamo e l'invito dell'ex giocatore biancoceleste, che in campo dava tutto sè stesso, alla dimostrazione di attaccamento alla maglia da parte dei giocatori ed emerge anche tutto il suo rammarico per il ciclo di Sarri appena concluso:

 

Cosa ne pensa delle dimissioni di Sarri? È stata la scelta giusta? Se le aspettava?

“Nessuno se le aspettava anche se dico che è una sconfitta per la squadra e per la società, purtroppo per noi è andata in questo modo. Io credevo tantissimo in Sarri ed è chiaro che abbiamo perso un'occasione per crescere e andare avanti. Dispiace tantissimo, perché lo reputo un grandissimo allenatore, un top allenatore, però probabilmente ci sono delle situazioni che noi non riusciamo a capire, perché poi alla fine come spesso capita passano allenatori, ma il problema nostro rimane.”

 

Molti hanno attribuito la colpa ai senatori di questa squadra, come la pensa a riguardo? Molti eventi fanno pensare quasi ad un'autogestione...

“Credo che al di là dei senatori non ci sono giocatori che scendono in campo contro il mister. Si sono create delle situazioni dall'inizio dell'anno, che non andavano per il verso giusto e poi evidentemente alla fine Sarri non ce la faceva più a gestire determinate situazioni. Come ripeto abbiamo perso un'occasione per crescere con un grande allenatore.”

 

Ieri, soprattutto sui social, molti tifosi hanno accusato, su tutti, Immobile e Luis Alberto, colpevoli, secondo tanti, di aver abbandonato Sarri. Lei come vede la posizione del Capitano e dello spagnolo?

“Non direi che Immobile e Luis Alberto hanno tradito Sarri. Come detto prima, si sono create delle situazioni quest'anno per cui tutto andava per il verso sbagliato. Io credo che alla fine i problemi vengano fuori, il problema secondo me è in tutta la gestione della Lazio, che non va bene e di conseguenza poi tutti si adeguano dai calciatori a tutto l'entourage e pertanto chi ne paga spesso le conseguenze è l'allenatore. C'è da rivedere qualcosa sotto quest'aspetto, proprio nella struttura e nel modo di gestire questa società così importante.”


Come vede la scelta di Martusciello? Cosa si può chiedere da lui?

“Innanzitutto credo che, di solito, quando un allenatore come Sarri porta uno staff nel momento che si verificano determinate situazioni anche lo staff debba andar via; così non è successo e probabilmente si andrà avanti con Martusciello ma non credo per molto, poi si prenderà una decisione. Anche perché c'è da dire che in questo momento delicato della stagione con una squadra in difficoltà, difficilmente una allenatore viene alla Lazio per rischiare le ultime partite, ad ogni modo lasci un'impressione che può essere anche negativa e rischi di partire poi con il piede sbagliato per la stagione successiva.”

 

Quali sono ormai le prospettive della Lazio per questa stagione?

“Si chiede un finale di stagione di orgoglio, di attaccamento, come spesso sento e leggo dalle dichiarazioni dei giocatori adesso è il momento di dimostrare tutto questo chiudendo in bellezza e con dignità. Il popolo laziale ha dimostrato sempre l'attaccamento a questa squadra e a questa maglia e loro devono fare altrettanto.”

 

Un nome per il futuro allenatore della Lazio..

"Non ho un preferito, è chiaro che mi piacerebbe il Conte della situazione, ma capisco benissimo che probabilmente non è alla portata di questa società."

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