Dario Marcolin era presente all'Allianz Stadium per Juventus-Lazio. L'ex centrocampista biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Radiosei per dare le sue impressioni sul match dello scorso sabato, toccando temi caldi come le scelte arbitrali e dando un giudizio generale sulla Lazio di Baroni.

 

Le impressioni di Dario Marcolin su Juventus-Lazio

La partita della Lazio è iniziata benissimo, 20 minuti alla grande, in maniera offensiva con la Juventus che faceva fatica ad uscire. Sembrava di essere all’Olimpico, la squadra di Baroni ha giocato allo stesso modo. Poi i biancocelesti si sono dovuti reinventare. Si è notato lo spirito di squadra. Castellanos si è visto poco ma ha corso come un matto, pur non prendendo troppo palla; ha chiuso le vie centrali della Juve. Il gol nel finale è sempre un rammarico. L’episodio di Douglas Luiz va richiamato dal Var. La mia idea è come quella di Rocchi: non mi avrebbe sorpreso se lo avessero espulso. Negli ultimi minuti la Lazio ha sofferto perché la Juve stava dando il tutto per tutto, ricordiamo però che è stata per oltre un’ora in 10. Tavares nel finale fatica sempre, fa più metri degli altri. Rovella corre tantissimo ma nei 15 metri, lui sui 50. La Juve non ha messo centravanti, ma tanti uomini davanti: era l’unico modo per scardinare la Lazio. Centralmente la Lazio è stata solida, loro hanno provato a sfondare sugli esterni.

Riguardo ad Isaksen

Quando c’è stato il cambio con Patric le opzioni erano due: sacrificare lui o Dia; lì si poteva togliere Isaksen e mettere Dia a destra, credo che Baroni ha scelto di tenere il danese perché è più ordinato dietro. Ha avuto una logica il cambio. Poi è chiaro che la partita è diventata fisica e lui lo perdi un po’ in questi casi. La Lazio ha cattiveria, compattezza e ha aggiunto la componente difensiva perché fino ad ora l’avevamo vista sempre offensiva.

L’ultimo espulso in avvio di partita è stato Favalli e poi abbiamo vinto un derby. Da qui è nata la diceria che si gioca meglio in 10 (ride ndr). Quando c’è l’espulso all’inizio mi viene sempre in mente quella gara.

Quando un tecnico gioca all’attacco nessuno potrà mai dire niente, tutti sono contenti: la bravura di Baroni è stata questa, creare una Lazio offensiva e tutti lo hanno seguito. La Lazio nei primi 20′ di Torino ha dato un bel segnale.

A centrocampo serve un calciatore alla Marcolin? 

Per me serve un uomo di interdizione, Castrovilli può essere offensivo, Vecino è offensivo. Serve l’Anguissa di turno, che ha anche fisicità. Alla lunga gli impegni che hai si sentono. Forse Guendouzi è un regista e non se ne era accorto nessuno, lo conoscevamo come il calciatore che si buttava dentro. Queste sono qualità che ha aggiunto alla sua carriera. Ci vuole un sostituto. Rovella soffrirà meno il calendario fitto

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