Fabiani Fraioli
Fabiani Fraioli

Questa mattina, ai microfoni di Radiosei, è intervenuto il Direttore Sportivo della Lazio Angelo Fabiani. I temi trattati sono stati tanti: dalle ultime due gare che mancano al temine del campionato alla stagione biancoceleste, passando per l'ex tecnico biancoceleste Maurizio Sarri, la situazione Luis Alberto, ma anche Settore Giovanile, struttura societaria, arbitri, mister Tudor e diversi singoli. Di seguito le sue dichiarazioni.

Lazio, le parole di Fabiani sulla stagione biancoceleste e l'ex allenatore Sarri

“E’ un momento particolare, mancano queste ultime due gare, dobbiamo provare a fare il massimo. L’Europa è importante per il presente e per il futuro, non saranno gare facili a partire da quella di domenica contro l’Inter.

E’ stata una stagione particolare, siamo partiti con il piede sbagliato, poi recuperare punti diventa difficile. Siamo riusciti a tenere botta, l’addio di Sarri ci ha un po’ spiazzati. E’ una persona straordinaria, di un’umanità incredibile, ha avuto dei problemi famigliari e con un’estrema generosità ha comunicato un passo indietro. Lo vorrei veramente ringraziare, non so quanti nel nostro mondo avrebbe fatto una cosa del genere, rinunciando a molti soldi”.

Angelo Fabiani Direttore Sportivo della Lazio
Fraioli

Fabiani, le dichiarazioni sulla situazione che riguarda Luis Alberto

"Questione Luis Alberto? E’ molto semplice, la Lazio si deve riprendere la sua centralità, serve un metodo in cui non ci sono spazi per personalismi, egocentrismi e cose simili. Lui è un ottimo giocatore, ha un contratto con la Lazio ed a fine stagione la società prenderà decisioni per il bene del club. Lui ha espresso una sua volontà, se è una volontà che non lede gli interessi della società troveremo una soluzione, altrimenti faremo valere la nostra autorevolezza. Questo vale per tutti”.

Luis Alberto centrocampista della Lazio

Lazio, il DS Fabiani su Settore Giovanile, struttura societaria e situazioni arbitrali

"Come rilanciare il settore giovanile? Quando mi chiamò Lotito e mi chiese di occuparmi della Primavera e della Women entrai in punta di piedi per poi intervenire. Mancava mentalità aziendale, c’era il brutto vizio di curare ognuno il proprio orticello. La conseguenza fu quella di far capire alla Primavera, facendola allenare fuori da Formello, cosa significa far indossare una maglia gloriosa come quella della Lazio. Adottammo bastone e carota, i risultati di questa stagione sono un effetto positivo di questo metodo. La società deve essere presente in ogni momento ed in ogni dove.

Struttura societaria troppo snella? Per quanto riguarda la comunicazione stiamo ultimando gli studi a Formello ed a fine anno arriverà dal mondo del calcio un addetto stampa. La struttura quanto più è snella, quanto più è funzionale. L’accavallarsi di figure può produrre effetti negativi, io sono un direttore sportivo che lavoro tutto il giorno, cosa che consente di tenere tutto sotto controllo. Dopodiché la Lazio ha abili collaboratori che sanno fare il proprio lavoro e sanno in che contesto muoversi, per mettere dentro delle figure bisogna capire se il carattere è funzionale. Abbiamo un segretario importante come Armando Calveri, uno dei migliori in Italia. Se ognuno fa il suo non ci sono problemi di struttura societaria.

Questione arbitrale? In questa stagione ho visto che ci sono stati degli episodi che ti hanno penalizzato e favorito. Una società come la Lazio non si può ridurre ad un episodio arbitrale per nascondere i propri insuccessi. Non dobbiamo creare alibi ai giocatori. Se alla Lazio mancano dei punti in classifica è per propri demeriti“.

Lazio, le parole del Direttore Fabiani su mister Tudor e alcuni calciatori biancocelesti

"Rapporti con Tudor? Sono ottimi, è stata una scelta condivisa con il presidente ed è un tecnico seguito già ai tempi di Verona. Ora stiamo studiando i profili adatti per il suo calcio. Tudor ha un contratto fino al 2025, con lui ci confronteremo per la squadra del futuro. I cicli sono fatti per finire, quello di Sarri si è chiuso, se ne sta aprendo un altro per costruire una squadra di giovani calciatori con esperienze in campo internazionale. Nel mio calcio non è contemplato prendere trentenni o trentaduenni. Noi vogliamo costruire una squadra di calciatori giovani ed importanti. Un modello su cui rifarsi è il Feyenoord, lo stesso Leverkusen ha costruito una squadra importante dopo un momento buio.

Kamada resterà? Il destino è nelle sue mani, dagli ultimi colloqui che ho avuto con il suo entourage lui è ben contento di restare. La situazione ad oggi dice che al 100 per cento resterà, poi le cose possono cambiare sempre. Guendouzi? E’ di proprietà della Lazio, ne ho sentite tante, ma non ce bisogno di ricucire il rapporto con Tudor. E’ un purosangue, vorrebbe sempre restare in campo. Prima di prendere Tudor, la Lazio si è mossa per capire la situazione con il ragazzo. Rovella? Abbiamo investito su di lui, presto se ne parlerà anche per la nazionale. Purtroppo ha avuto tempi lunghi di recupero a causa della pubalgia. Domenica è entrato, ha capacità organiche straordinarie. Provedel e Mandas? Provedel è il numero uno indiscusso, su Mandas abbiamo investito, noi dobbiamo avere due portieri forti. Tutte e due resteranno alla Lazio nella prossima stagione. Poi se viene il principe d’Arabia che offre 50-60 milioni mi vendo da solo…”.

Lazio, il ritorno di Eriksson all'Olimpico: l'omaggio prima della sfida contro il Sassuolo
37° SERIE A | LIVE INTER-LAZIO