Frosinone-Lazio, Martusciello nel post: "Domani lascio l'incarico. Sarri? Ecco perché si è dimesso". E sulla squadra...
La Lazio dopo una settimana tormentatissima torna alla vittoria che in campionato mancava da troppo tempo. Martusciello nella sua ultima partita a guida della Lazio si regala e regala ai tifosi una preziosa vittoria, che permette quanto meno alla Lazio di iniziare questa nuova avventura con Tudor col piede giusto.
Queste le parole di Martusciello, che saranno molto probabilmente anche le sue ultime da tesserato della Lazio:
"I ragazzi hanno perso un punto di riferimento forte che era Sarri. Non sapevo dove mettere le mani, cercando di dare disponibilità e lavorare molto. La squadra è fatta di professionisti, lo dimostra che non sono io l’allenatore e ragazzi erano attaccati alla maglia. Si è scesi in campo con la paura ma poi siamo riusciti a portarla dalla nostra parte.
Questa è una squadra che è riuscita a superare un turno di Champions e a giocarsela col Bayern. La squadra ha un valore che però manca nella continuità. I ragazzi ci provano ma la continuità difetta. Può accadere di fare partite di grande senso d’appartenenza. Non so se questo è determinato dalla paura di essere rincorsi a Formello o per puro attaccamento, stiamo parlando di ragazzi bravissimi. Questo gruppo ha reagito alle difficoltà fornendo non una bella partita, dopo i fatti accaduti era inevitabile una partita del genere. Ho cercato di fare leva sulla personalità, ma poi in campo ci andavano loro. Speriamo che la Lazio possa tornare a fare la Lazio e Forza Lazio.
Quello che ha spostato è stato il brutto inizio di campionato e poi è stato una rincorsa in cui si inciampa, poi c’è stata la Champions che ti fa sprecare tante energie mentali che è difficile ritrovare in campionato, si sono aggiunti anche gli infortuni di Zaccagni che è un giocatore straordinario. Se si guarda la somma dei risultati il bicchiere è vuoto, ma la Lazio deve aver
Il mio intento era di accompagnare i giocatori fino a oggi. Io ho dato la mia disponibilità fino a giugno, lungi da me pensare di allenare la Lazio da primo allenatore e grazie al direttore che mi ha convinto di stare alla Lazio in questi quattro giorni che sono stati d’inferno. Non ho nemmeno visto mia moglie, qui si trattava di tenere in mano una squadra. La gente in generale ha capito che io prendessi il posto di Sarri, ma non è stato così, io domani vado a Ischia e inizio la mia carriera da turista per il momento.
Queste le sue parole a LSC:
"Questa settimana lascia un sospiro di sollievo, non si sono vissute situazioni comode e dopo la vittoria si è tirato un sospiro di sollievo. Dopo le sconfitte è precipitato tutto e quando poi si è riusciti a trovare la reazione oggi, dopo un gruppo che si era appiattito ma non per colpe individuali ma semplicemente perchè dopo le sconfitte è normale demotivarsi.
"Per me è stata una settimana scomoda, ma ero concentrato affinché questi ragazzi non rimanessero soli, ero parte integrante loro ad un certo punto mi hanno chiesto come mi dovevano chiamare. Spero che questa vittoria gli trasmetta il concetto che per vincere si deve far fatica. Era immaginabile che non fosse una settimana bella è stata una prima mezz'ora terrificante in cui non si riusciva a far cambiare l'inerzia. Il frosinone poi è una squadra che gioca benissimo, i ragazzi sono stati bravi a mantenere la reazione. Lo stesso Mandas è stato straordinario, non era semplice per lui, sono stati bravi i ragazzi dello staff che sono rimasti Fonte, il match analyst e Liotti, ad un certo punto mi sono fatto aiutare da Sepe e la disponibilità è stata massima.
"Dopo il gol di Castellanos l'esultanza è stata per il gruppo non per me, io ho solo detto che bisognava stare attenti a non lasciare intendere cose differenti. Serve fare cose normali senza fare cose antipatiche. Si veniva da quattro sconfitte.
"Maurizio voleva far scattare questa reazione con le sue dimissioni. Il senso di appartenenza visto dopo il 2-3 nasce da lì, avevano quel ghigno giusto. Le reazioni erano quelle giuste e sono contento per loro. Sono ragazzi a posto e la Lazio non andrà male. Con il nuovo allenatore saranno gettate basi differenti, abbiamo lasciato un gruppo disponibile questo è quello che ho dato io."